Castori in settimana ha dichiarato che la squadra granata sta crescendo nella sua globalità, sotto tutti gli aspetti, tattico, tecnico ed atletico. La gara persa per 4-0 con il Torino, purtroppo, ha smentito tale affermazione.

Si sono rivisti gli errori difensivi sulle palle alte che hanno consentito al Toro di passare in vantaggio e raddoppiare. Si è visto nuovamente un gioco offensivo quasi inesistente, con palla lunga e pedalare. Poco possesso palla e scarsa incisività in attacco, non per colpa degli attaccanti però.

E’ a centrocampo che la squadra granata è carente. Manca il regista dai piedi buoni e con visione di gioco davanti alla difesa. Mancano interni di qualità, capaci di inserimenti offensivi efficaci. Manca almeno un esterno basso da serie A, in particolare a destra.

La linea mediana della Salernitana, tutta muscoli e polmoni, non è adeguata al campionato di massima serie. Pensare di risolvere tutti i problemi con il graduale inserimento del solo Ribery è a dir poco utopistico. I nodi sono già venuti al pettine.

Azione di gioco di Salernitana - Roma - Photo Ianuale da ussalernitana1919.it
Bonazzoli in attacco – Photo Ianuale da ussalernitana1919.it

Questa è la dura realtà dopo le prime tre gare di campionato. I dati statistici dei match disputati sono inequivocabili. Questa squadra non ha un gioco, non sa palleggiare, è scarsa in fase propositiva. Purtroppo anche la fase difensiva è deficitaria.

Undici gol subiti in tre partite è un dato a dir poco allarmante. Giocare col baricentro così basso, cedendo campo e iniziativa agli avversari, sembra essere una delle possibili cause della fragilità difensiva. Prima o poi i gol li becchi. Siamo in serie A.

Ma la domanda sorge spontanea. Con l’organico a disposizione Castori potrebbe fare meglio? Giocandosi le partite con atteggiamento più propositivo ed alzando il baricentro dall’inizio, cambierebbero i risultati?

La decisione, comunicata ai media, da Marchetti e Fabiani, di considerare chiusa la campagna acquisti della Salernitana, con l’arrivo di Ribery, appare del tutto errata. D’altro canto c’è da auspicare un cambio di spartito tattico da parte dell’allenatore. Visti i risultati fin qui ottenuti, tanto vale giocarsele le partite. Almeno si fa più bella figura.

Castori allenatore Salernitana - Photo Ianuale da ussalernitana1919.it
Castori allenatore Salernitana – Photo Ianuale da ussalernitana1919.it

Sabato prossimo all’Arechi scenderà in campo l’Atalanta, una delle squadre più forti del campionato. Pensare di erigere nuovamente le barricate davanti alla difesa, come fatto con la Roma, e resistere arroccati davanti al portiere per 90 minuti, non crediamo sia la scelta giusta.

Castori ha una bella gatta da pelare tra le mani, dovendo friggere il pesce con l’acqua. Ma non è certamente ricorrendo al catenaccio e tenendo fuori Simy e Ribery che può sperare di sbrogliare la matassa.

Torino-Salernitana 4-0, il tabellino

TORINO (3-4-2-1): V. Milinkovic; Zima, Bremer, Rodriguez (17′ st Buongiorno); Singo, Lukic, Mandragora, Ansaldi (29′ st Aina); Linetty (29′ st Pobega), Pjaca (29′ st Praet); Sanabria (40′ st Rincon). A disposizione: Baselli, Berisha, Brekalo, Djidji, Gemello, Vojvoda, Warming. Allenatore: Juric.

SALERNITANA (3-5-2): Belec; Gyomber (21′ st Ribéry), Strandberg, Gagliolo; Kechrida, M. Coulibaly (40′ st Schiavone), Di Tacchio, Obi (1′ st L. Coulibaly), Ruggeri (1′ st Ranieri); Simy (1′ st Djuric), Bonazzoli. A disposizione: Bogdan, Delli Carri, Fiorillo, Kastanos, Russo, Vergani, Zortea. Allenatore: Castori.

ARBITRO: Aureliano di Bologna

MARCATORI: 45′ pt Sanabria (T), 20′ st Bremer (T), 42′ st Pobega (T), 46′ st Lukic (T)

NOTE: Ammoniti Bonazzoli, Gyomber (S). Recupero: 3′ pt e 4′ st.