Mimmo-Paladino-e-Alessandro-Haber-sul-set-di-Labyrinthus---ph-Pasquale-PalmieriRavello. Sabato 7 settembre il maestro Mimmo Paladino, originario di Beneventochiuderà il ciclo di eventi che è iniziato lo scorso 29 giugno al Ravello Festival: l’edizione 2013, infatti, ha preso il via il 29 giugno con l’inaugurazione della sua mostra itinerante tra il piazzale dell’Auditorium “Oscar Niemeyer” e Villa Rufolo. Accolta da un grande successo di critica e pubblico, l’esposizione punto di riferimento e di richiamo nell’estate della Città della Musica, si concluderà il 31 ottobre 2013.

Mimmo-Paladino-lavora-alla-scenografia-di-Labyrinthus---ph-Pasquale-PalmieriAlle ore 22, a conclusione del concerto dell’Orchestra Giovanile Nazionale Turca con la partecipazione straordinaria del grande violinista Shlomo Mintz, sarà proiettato in anteprima il cortometraggio “Labyrinthus” che Paladino ha terminato di montare proprio in queste ore. Da qui la decisione di offrirla in prima visione al Ravello Festival e al suo pubblico. Sia Paladino che lo sceneggiatore Filippo Arriva, l’attore Alessandro Haber, protagonista del film e il compositore Franco Mussida saranno sul Belvedere per assistere al debutto ufficiale della pellicola, che rappresenta il ritorno del maestro a una “fiction”, dopo il “Don Chisciotte” nel 2006.

Mimmo-Paladino-e-Alessandro-Haber-sul-set-di-Labyrinthus-2---ph-Pasquale-PalmieriUn film dedicato alla vita e alle opere di Carlo Gesualdo da Venosa nei 400 anni dalla morte. Ma più in particolare al suo funambolismo sonoro, alla sua portata visionaria e futurista. Il corto si aggiunge all’istallazione esclusiva che il maestro ha allestito nell’antica cappella della villa, dedicata proprio a Gesualdo. Tra le opere, una scultura in cui un arciliuto figura imprigionato in un groviglio di bronzo. “Come un labirinto da cui non si può uscire, come se la musica di Gesualdo fosse un intrico complesso da eseguire” spiega l’artista beneventano nel presentare il suo omaggio a quel musicista che “cercava ansiosamente la perfezione”.

Mimmo-Paladino-per-Gesualdo-da-VenosaIl cortometraggio di 15 minuti è ispirato al testamento di Gesualdo, impersonato dall’attore bolognese Alessandro Haber, protagonista in una interpretazione che si muove sulle ansie e sulla follia: da una parte la tradizione che sta per finire, per morire e dall’altra la sua esigenza di ‘fabbricare’, di creare qualcosa che non è mai stato fatto. “La maggior grazia del sonar e dello scriver musica viene dal tremar del core” recita il testo di Arriva che imprigiona arte e realtà, musica e delitti.

“La figura di Carlo Gesualdo mi incuriosiva da tempo, conoscendone un po’ la storia e la leggenda nata attorno a lui, da campano “vicino di casa” – spiega Paladino -. Infatti, ho lo studio non lontano dal castello di Gesualdo. Conoscevo meno la produzione musicale. Poi ho cominciato a scoprirlo, a leggere e ascoltare le sue opere. Era un visionario dalla potentissima fantasia, ha composto bellissimi madrigali, anche su testi del Tasso, e si dice che sia anche l’inventore – o il perfezionatore – dell’arciliuto. Una figura che si tinge di Paladino-per-Gesualdo-da-Venosa---istallazioni-cappella-Villa-Rufolosangue per l’orribile delitto commesso: uccide la moglie e il suo amante in una notte di- ventata leggenda. Quindi si mostra subito in tutta la sua mediterraneità, condividendo le luci e le ombre di una città come Napoli, con i suoi palazzi enormi, bui. Allo stesso tempo è stato un raffinatissimo, fantasioso compositore e un ricercatore di forme e suoni nuovi. Quindi l’elemento musicale sembra come scollato dal suo dramma personale. A me basta sapere che lui ha fabbricato delle strutture sonore che posso ancora ascoltare e queste mi trasmettono suggestioni capaci di suggerirmi delle immagini”.

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