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 “Il sindaco di Pollica, il sindaco pescatore, un esempio di buona amministrazione  e di buona politica, un grande italiano  che ha saputo trasformare  Pollica, Acciaroli e Pioppi in autentiche perle del turismo nazionale ed internazionale.” Così  il deputato Pd Tino Iannuzzi ricordando oggi in Aula  Angelo Vassallo, il sindaco di Pollina assassinato tre anni fa.

Iannuzzi  ha dichiarato: “Con lungimiranza  e coraggio ha sempre orientato la sua azione di sindaco al rispetto della legalità e delle regole,  alla tutela dell’ambiente, alla promozione di uno sviluppo ecocompatibile fondato sulla salvaguardia del contesto naturale e paesaggistico, sulla valorizzazione delle qualità e delle tipicità locali, sulla bellezza di quel litorale marino, sull’organizzazione di un moderno sistema di raccolta di rifiuti differenziata.

Purtroppo, nonostante gli sforzi  delle autorità inquirenti, ancora non sono stati assicurati alla giustizia i responsabili di questo atroce delitto. Punire con durezza gli autori di questo crimine efferato è un dovere prioritario che lo Stato ha verso la sua famiglia che con tanta dignità ha affrontato questa tragedia, verso la sua comunità che, nel solco della sua opera, è ora guidata dal sindaco Stefano Pisani, e per affermare il primato della legalità e del ruolo delle istituzioni.

Inoltre,  occorre potenziare e rafforzare con misure concrete la presenza delle forze dell’ordine in quel territorio, a cominciare dalla caserma dei Carabinieri di Pollica che non solo non deve essere chiusa, ma va al contrario potenziata”.

Fanno eco alla parole di Iannuzzi quelle del portavoce del pdl alla Camera dei deputati Mara Carfagna : “Angelo Vassallo è stato uno dei più validi amministratori comunali che la provincia di Salerno abbia mai conosciuto e che purtroppo ha letteralmente dato la vita per la crescita e per lo sviluppo non soltanto di Pollica ma dell’intero entroterra.”

“Sindaco onesto, sindaco coraggioso – ha sottolineato Carfagna -, è così che mi piace ricordarlo e verso di lui tutti noi abbiamo un preciso dovere morale, quello di rendere urgente e viva la ricerca

della verità. La matrice camorristica legata al suo assassinio è tutt’ora una delle ipotesi al vagli degli inquirenti, ma ci sono
ancora troppi vuoti sulla strada che conduce all’identità di chi quella sera ha armato la propria mano per uccidere Angelo Vassallo ponendo per sempre fine alla sua vita e negando ad una comunità – ha aggiunto – la sua figura di sindaco coraggioso e straordinario e alla sua famiglia la figura di padre e marito.”

“Le sue idee, il suo entusiasmo, i suoi insegnamenti – ha concluso – sono vivi nella mente di chi oggi porta avanti nel suo nome l’attività amministrativa nel piccolo centro di Pollica. Penso per esempio a Stefano Pisani, attuale sindaco, da sempre braccio destro di Vassallo. È di questi amministratori che l’Italia ha bisogno. Una figura forte e carismatica nella sua semplicità, decisa e testarda nel perseguire obiettivi ambiziosi e sappiamo quanto questo sia difficile nei nostri territori, al Sud ed in particolare in Campania. “