vendemmia[1]Dopo un biennio in cui le elevate temperature hanno ridotto la vendemmia ai minimi degli ultimi sessant’anni, nel 2013 la produzione italiana crescerà dell’8 %.

Anche in Campania le abbondanti piogge registrate nella prima parte dell’anno hanno costituito un’importante riserva idrica per le piante, favorendo un’ampia estensione dell’apparato fogliare dei vigneti.

La maturazione delle uve registra un ritardo di circa 8 giorni rispetto alle più recenti campagne. La vendemmia verrà cominciata agli inizi di ottobre, ma c’è chi l’ha già effettuata a fine settembre, con la raccolta nell’Agroaversano delle uve di Asprinio e del Fiano nel Cilento.

Successivamente nel Beneventano con la Falanghina, per continuare nell’Avellinese, verso la metà di ottobre, con Fiano di Avellino e Greco di Tufo. Nei Campi Flegrei la raccolta del Piedirosso negli ultimi giorni di ottobre.

L’ultima tipologia ad essere vendemmiata sarà quella di Aglianico per la produzione della Docg Taurasi, nell’Avellinese, nella prima decade di novembre.

Nel complesso si prevede una qualità buona se non ottima, con particolari performance aromatiche ed elevati livelli di acidità.