oceano-apertoOnde, maree, correnti: le idee e le proposte per estrarre energia dal mare attraverso il sistema più efficiente, vantaggioso e con il minor impatto ambientale. Sono questi i temi al centro del summit partito oggi a Roma, all’Insean-Cnr, nell’ambito del progetto ‘Marinet’, che vede nella capitale scienziati europei a confronto fino a giovedì prossimo.

Marinet è una iniziativa dell’Unione Europea per dare slancio alla ricerca nel settore e mettere le piccole e medie imprese in grado di sviluppare tecnologie per riuscire davvero a produrre energia pulita e rinnovabile dai nostri mari. Il progetto, che conta su un budget di circa 12 milioni di euro, di cui 9 finanziati dall’Ue, terminerà nel 2015 e vede la partecipazione di 29 partner di 11 paesi europei oltre al Brasile, paese osservatore.

Per l’Italia partecipano il Cnr attraverso l’Istituto Insean, e le Università di Firenze e della Tuscia. L’incontro romano, cui partecipano circa 40 rappresentanti dei partner e delle imprese che collaborano al progetto Marinet, è dunque l’occasione per fare il punto delle attività svolte in tre anni del progetto, per mettere a punto le strategie future e per avviare un confronto tra idee e soluzioni, alcune delle quali già realizzate a livello prototipale o in fase di sperimentazione presso impianti messi a disposizione dai partner del progetto.

Tra questi impianti, quelli italiani dell’Insean sono tra i più grandi al mondo e sono dotati di sistemi di misura d’avanguardia, dove vengono riprodotte le condizioni operative in mare ed è possibile eseguire studi e test sperimentali unici al mondo. “Marinet – spiega il responsabile per l’Insean del progetto, Francesco Salvatore – è un programma concreto che da la possibilità, altrimenti preclusa per gli elevati costi, alle piccole e medie imprese europee di studiare, validare e realizzare dei sistemi innovativi per l’estrazione dell’energia dal mare. Il progetto infatti – prosegue Salvatore – permette loro di eseguire studi e sperimentazioni a costo zero presso i migliori impianti sperimentali messi a disposizione dai partner del progetto”.

Ma il progetto Marinet non si ferma qui. “Tutto il know-how sviluppato viene poi messo in rete e diventa patrimonio di tutti” spiega ancora il responsabile per l’Insean-Cnr, Francesco Salvatore. “Oggi lo sviluppo delle conoscenze nel settore dell’estrazione di energia dal mare – sottolinea Salvatore – è fondamentale se si pensa all’enorme potenziale energetico racchiuso nei mari di tutto il mondo che, ricordiamocelo, ricoprono 2/3 della superficie del pianeta. Un potenziale tutto da sfruttare che, anche tenendo conto dei limiti pratici per il suo sfruttamento, arriva sempre a stime ragguardevoli, almeno per le aree geografiche più favorite”.

“A fronte di una tale importanza strategica – afferma il Direttore dell’Insean-Cnr, Emilio Campana – non c’è ancora uno standard per estrarre in modo più efficiente energia dal mare. A differenza di altri campi delle energie rinnovabili, come l’eolico dove si sono consolidati precisi sistemi di generazione dell’energia, nel campo dell’estrazione dell’energia dal mare ci sono oggi 100 idee e soluzioni diverse, prototipi con forme e principi di funzionamento i più disparati. Dal punto di vista della ricerca – conclude Campana – siamo quindi in una fase di ‘corsa all’oro’ per trovare quale sia la soluzione migliore”.