orti_2Baronissi. Finocchi, broccoli, patate, pomodori, melanzane, prodotti a km 0, coltivati senza concimi in angoli di verde, ritagliati nel centro cittadino del quartiere Cariti, da dieci contadini metropolitani.

Sono gli assegnatari dei cosiddetti orti sociali, micro-lotti da 100 metri quadri da utilizzare per coltivazioni biologiche, consegnati stamane dal sindaco Giovanni Moscatiello, dall’assessore alle Politiche Sociali Carmen Roma e dal presidente regionale di Legambiente Michele Buonomo. Dieci i cittadini di Baronissi beneficiari dell’orto: Carlo Santoro, Carmine Di Muro, Lucia D’Urso, Domenica Cerrato, Salvatore Ballotta, Gaetano Vitale, Giuseppe Bisogno, Maria Leone, Maria Pastore, Michelangelo Aldorasi.

orti_3I fazzoletti di terra sono stati individuati e sezionati nel quartiere Cariti, in via De Nicola, in un’area di proprietà comunale da 1000 metri quadri.

«Il modello degli orti sociali in città – ha spiegato Moscatiello – è una pratica che si sta diffondendo negli ultimi tempi. Aiuta la socializzazione, impegna le persone anziane in un’attività sana ed all’aria aperta, dà armonia di colori al decoro urbano con la presenza del verde e valorizza il ritorno ai prodotti genuini di una volta».

L’assegnazione è avvenuta attraverso un contratto rinnovabile al massimo per tre anni.

orti_1I beneficiari del bando promosso a suo tempo dal Piano di Zona e dall’assessorato alle Politiche Sociali coordinato da Carmen Roma, sono anziani di età superiore a 65 anni, persone con disagio mentale maggiori di 18 anni, con disabilità fisica, psichica e sensoriale.

Per favorire la riscoperta di un rapporto diretto con la natura, gli assegnatari degli orti sociali devono impegnarsi ad utilizzare tecniche di coltivazione biologica che valorizzino la fertilità del suolo con la rotazione delle colture e a non impiegare concimi chimici, ma prodotti di compostaggio.