nicola landolfi pdSalerno. Nicola Landolfi si conferma alla guida della segreteria provinciale del PD. Si è chiusa da pochi minuti la cerimonia di proclamazione al Grand Hotel di Salerno che ha visto la presenza, oltre che del segretario in carica, anche quella degli di Sergio Annunziata, Vincenzo Pedace, il sindaco Paolo Russomando, l’assessore provinciale Luca Cascone, Alfonso Bonaiuto, Franco Picarone e Gina Fusco.

In una sala quasi gremita, sono stati ufficializzati i voti dei rispettivi tre canditati alla corsa alla segreteria provinciale che ha visto la seguente ripartizione: Nicola Landolfi 11859 voti; Sergio Annunziata 2201 voti; Vincenzo Pedace 153 voti. Riguardo i membri dell’assemblea invece, 320 sono collegati a Landolfi; 59 ad Annunziati e 4 a Pedace.

Ad aprire la conferenza stampa Antonio Pagano, Presidente della Commissione Provinciale che ha esordito: “Abbiamo parlato troppo sulla stampa senza risolvere all’interno le nostre cose. Il congresso non sono le primarie; qui selezionavamo la classe dirigente. Questa apertura ha scatenato un assalto alla negligenza”.

L’ in bocca al lupo al segretario Landolfi parte dal dimissionario Vincenzo Pedace che a suo dire “ha cercato di contribuire al risultato raggiunto”. “Riconosco a Landolfi – continua il capogruppo dei GD Pedace – di aver intrapreso un discorso, ma unire il partito sui voti non sempre significa unire realmente sui risultati. i risultati di questi anni piano piano si stanno colmando. dimettendomi dalla carica di segretario dei giovani ho provato a dare un segnale. Se non l’avessi fatto i GD sarebbero stati un bersaglio. Non voglio stare in un PD che nel giorno del voto nei circoli vengono spedite le truppe cammellate del centrodestra. Questa – conclude Pedace – è una logica vecchia di chi vuole solo contare nei propri territori”.

Più speranzose invece le parole del renziano Sergio Annunziata che esordisce: “La forte partecipazione non sopisca alla prove elettorali. Oltre alla conta nei territori sembrava che ognuno giocasse da solo. Ora dobbiamo ragionare uniti, non vorrei che ci rivedessimo tra 3 anni. Io ci ho messo la faccia perché ci credo e lo farò ancora con la partecipazione e le discussioni. Subito l’assemblea, non si attenda il congresso nazionale”.

E’ la volta poi del segretario provinciale Nicola Landolfi: “Questi 3 anni sono stati difficili e ringrazio chi mi ha dato una mano. Grazie ai compagni della segreteria siamo tra le prime federazioni d’Italia a non aver aumentato le tessere. In quanto alle polemiche sulla stampa considero il fuoco amico, fuoco nemico e confermo l’assemblea entro il 15 dicembre per dare le cariche.” “In questi anni – continua Landolfi – abbiamo lavorato per far crescere il partito sul territorio, noi non siamo come dice qualcuno i rappresentanti delle sconfitte, vedremo al termine di questo ciclo se abbiamo vinto o perso. Dobbiamo portare avanti una generazione nuova agli appuntamenti importanti che ci attendono. Unire significa anche difendersi dalla politica di regione e provincia, specchio della peggiore politica. unità non è una virtù ma una necessità da cui partire. Dobbiamo avere cuore e anima e non burocrazia e numeri”.

Nicola Landolfi lascia il microfono tra gli applausi. Ora non resta che attendere le nomine delle altre cariche dopo il congresso nazionale dei democratici.