GF-Alfonso Annunziata-1Sarno. Cantieri fermi o in forte ritardo che interessano tutto il territorio della città. Esasperati i residenti e i commercianti della zona che, da mesi, vivono la fase “lavori in corso” e sotto accusa finisce l’esecutivo del sindaco Amilcare Mancusi.

Fermo per problemi di liquidità e per questioni burocratiche il grande cantiere della scuola elementare ‘De Amicis’, chiusa dal 2005. I lavori erano cominciati grazie ad un appalto di riconsolidamento statico vinto da una ditta con oltre il 50% di ribasso. Appena partito l’abbattimento del secondo piano della struttura, ritenuto necessario dai tecnici per ripristinare la sicurezza dell’edificio, i lavori si sono bloccati e qualche tecnico denuncia il rischio che una lunga pausa potrebbe nuocere alla struttura portante per l’esposizione alle infiltrazioni. Sulla ripresa c’è un forte scetticismo e due stati di avanzamento della ditta sono finiti nell’elenco dei debiti da pagare con il mutuo fino al 2042.

Cantiere fermo con le quattro frecce anche a corso Vittorio Emanuele, dove era in corso un appalto per la riqualificazione dell’arteria. Al momento, sono stati parzialmente rifatti i marciapiedi nel tratto tra piazza Garibaldi e via Roma e molti dei residenti denunciano l’inutilità di rifare queste opere il cui stato non sembrava apparire molto fatiscente. Il progetto iniziale è stato cambiato grazie alla protesta degli abitanti della zona che si sono opposti al senso unico, preferendo il doppio senso di circolazione. Rivisti i piani, è nato un contenzioso con i proprietari della ex filanda D’Andrea per il rilascio di superfici che il Comune ritiene pubbliche per poter costruire i punti sosta. Intanto è stato disposto il provvisorio doppio senso di circolazione, entrato in vigore l’altro ieri.

Nella frazione Episcopio, in via parallela al Duomo, i lavori di riqualificazione si sono arenati. Anche in questo caso il progetto è stato cambiato in corso d’opera per un problema di espropri e, adesso, tutto è fermo al tratto terminale della strada.

Opere a rilento anche sul prolungamento Matteotti, dove l’altro giorno, gli operai dell’impresa appaltatrice, hanno dovuto rismontare la rotonda davanti al giudice di pace per restringerne il raggio, probabilmente troppo ampio per il passaggio dei mezzi pesanti. L’opera però potrebbe in seguito essere nuovamente demolita per lasciare spazio ad interventi legati alle condotte idriche. Tuttavia il termine previsto per fine 2012 è ormai saltato completamente.

La situazione, dunque, è davvero preoccupante e l’incertezza sui tempi di esecuzione delle opere pubbliche sembra non avere soluzione immediata così come ci conferma l’assessore ai lavori pubblici Alfonso Annunziata:” i lavori pubblici nel nostro Comune vanno a rilento come tutti quelli iniziati in altre zone d’Italia. Questo è dovuto a difficoltà economiche della nostra penisola che portano a ritardi nei pagamenti o alla incapacità di alcune ditte di riuscire a portare avanti il lavoro per cui hanno vinto la gara d’appalto. Infatti il problema nasce proprio nel momento in cui le ditte presentano offerte anomale anche al 53%, rendendosi conto solo in corso d’opera di non riuscire ad onorare l’impegno di spesa previsto, col risultato che il cantiere viene bloccato come nel caso della scuola elementare ‘De Amicis’.

Per gli altri cantieri posso dire – continua Annunziata – che spesso si verificano rallentamenti perché vengono aggiunte delle varianti al progetto originario su indicazione anche dei cittadini che manifestano le loro esigenze e a cui cerchiamo di dare risposte. E’ chiaro che questo fa slittare i tempi di consegna delle opere. Questo è solo uno dei tanti intoppi che un’amministrazione si trova a dover risolvere nel proseguo dei lavori.

Non abbiamo rispettato i tempi – conclude l’assessore – ma abbiamo fatto molte volte ‘un di più’ che non era previsto nelle fasi iniziali delle opere e comunque, mi duole dirlo, il rilento è troppo spesso strumentalizzato al fine di trarne vantaggio nella campagna elettorale da parte dell’opposizione che amplifica la questione. Ad ogni modo, pur non potendo fornire una data precisa della chiusura definitiva dei cantieri, possiamo garantire  il nostro impegno costante nel limitare i disagi alla popolazione”.

Enrica Bovi