InfortunioSalerno. Un derby che mancava da oltre vent’anni rovinato da uno spettacolo inguardabile. Salernitana-Nocerina sospesa dopo 21 minuti per inferiorità numerica dei rossoneri.

Una gara attesissima, contornata già nei giorni precedenti da tante polemiche, prima fra tutte la decisione di chiudere il settore ospiti per proibire ai tifosi molossi, anche quelli in possesso di tessera del tifoso, la trasferta salernitana. La partita, prevista per le 12.30, subisce un ritardo di circa 40 minuti perché i giocatori della Nocerina si rifiutano di scendere in campo, dopo aver ricevuto intimidazioni da una parte considerevole dei propri tifosi.

Dall’altra parte, alcuni tifosi granata hanno letteralmente paralizzato la zona est di Salerno, da Fuorni a Mariconda, tutt’intorno allo stadio Arechi circa 250 tifosi si sono appostati, sparando petardi e botti, per verificare che non ci fossero tifosi nocerini nei paraggi. Un clima da guerriglia che, per fortuna, non è sfociato in qualcosa di peggiore.

Grazie alla mediazione del questore, i rossoneri decidono di scendere in campo. La squadra, evidentemente sotto scacco della tifoseria, ha accettato di mettere in scena ad una vera e propria farsa.La partita ha finalmente inizio, ma non avviene neanche un giro completo di lancette che già si palesa agli occhi di tutti quale sarà l’andazzo della partita. Fusco, che sostituisce lo squalificato Fontana, ordina subito tre sostituzioni.  Polichetti, Ficarrotta ed Evacuo subentrano al posto di Cremaschi, Malcore e Jara Martinez.

Uno dopo l’altro, i giocatori della Nocerina cominciano ad infortunarsi. A cambi esauriti, non possono far altro che abbandonare il campo, lasciando i rossoneri in inferiorità numerica. Per primo esce Remedi, seguito poi da Hottor e Danti.  Al 15′ anche Kostadinovic imita i suoi compagni. Quattro minuti dopo è il turno di Rizza. La Nocerina rimasta in sei uomini non può portare avanti la gara così il sig. Sacchi di Macerata decreta la fine anticipata del match appena al 21′.

Si accendono discussioni in campo, Iannarilli rimedia un rosso diretto a partita ormai conclusa. Dalla Curva piovono fischi e sul coro “Vergognatevi” il pubblico abbandona arrabbiato e amareggiato l’Arechi.

Intanto,  nel cielo dell’Arechi, sorvola un aereo con un messaggio direttamente dalla tifoseria molossa: “Rispetto per gli ultras Nocera”. Una frase che vuole criticare le scelte della Prefettura e, più in generale, la normativa vigente che regolamenta le trasferte.

Rimane l’amarezza di una giornata di sport deturpata, la consapevolezza che due città così vicine siano così lontane, di come dietro una fede calcistica si nascondano degli pseudo tifosi che infangano squadre, società e città con il loro finto attaccamento alla maglia.

 

Federica Aloise

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