Salerno. Dopo la sua plebiscitaria riconferma a Segretario del PD di Salerno, Nicola Landolfi inizia il suo nuovo cammino in attesa di definire il nuovo direttivo che lo affiancherà per i prossimi tre anni.

Nel frattempo però scioglie le riserve sulla sua posizione inerente al futuro leader nazionale  dei democrat . Quelle che fino a oggi erano voci di corridoio, diventano realtà e, seguendo probabilmente la scia del suo capo politico Vincenzo De Luca, annuncia pubblicamente che sponsorizzerà il sindaco rottamatore Matteo Renzi.

Una posizione contrastante la sua che, ripudia la politica intrapresa meno di un anno fa quando, Landolfi lo ripudiava, decantando le gesta di Pier Luigi Bersani finito poi nel dimenticatoio del partito. Oggi viva Renzi, l’idolo appoggiato da tutti. Una storia buffa quanto strana che, pare unire il partito nel salernitano, da sempre in balia di correnti fredde e spietate.

“Il Congresso nazionale del Partito – afferma Landolfi – si deve sempre di più collegare ai problemi dell’Italia e del sud. La chiarezza delle posizioni e la coerenza tra le cose dette e quelle fatte deve valere per tutti. Il meccanismo, il continuo ricorso al voto, sono aspetti demenziali, defatiganti e snervanti. Non ne dobbiamo diventare vittime. Per questo é mia intenzione, come ho sempre fatto nella mia esperienza pubblica, mantenere fede alle mie convinzioni più profonde e a quell’etica della responsabilità che mi fa guardare anche al mio dovere di servitore imparziale di questa grande comunità che é il Pd provinciale. Non é un mistero, lo sanno tutti, che guardo con più interesse a Matteo Renzi, perché mi sembra più legato all’ispirazione ideale del Lingotto che seppe dare a tanti di noi rinnovato entusiasmo e perché mi pare abbia più chiara in testa un’altra idea dell’Italia, più moderna, più legata alla qualità e ai talenti, alla rappresentazione dei territori. Non ci facciamo grandi illusioni, é una possibilità”.

” Gli altri -continua il Segretario –  purtroppo, li conosciamo.  E, del resto, chi mi conosce sa che é difficile che non prenda posizione.  Al contempo, però, assicurerò a tutti pari dignità e pari opportunità; la stessa visibilità e tutto quello che dovrà fare l’organizzazione provinciale per sostenere le ragioni di Gianni Cuperlo, di Civati e di Pittella. Andiamo tutti dalla stessa parte e abbiamo fatto tutti tanti Congressi da sapere che non finisce qui la nostra grande storia, quel movimento incessante di liberazione degli uomini e delle donne che è la sinistra, che é sempre più forte di ogni componente, di ogni corrente e, perfino, di ogni Partito. Chiunque vincerà, dopo l’8 dicembre, la sinistra italiana dovrà rifondare le proprie ragioni e le proprie convinzioni ideali, radicandole di nuovo nella terra, nella vita, nell’Italia di oggi.”.

Antonio Citera