martino-melchionda2Eboli. Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda interviene sulla questione legata alle problematiche della sanità locale, scrivendo al Direttore Generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante.

“Il disegno del sistema ospedaliero appare già definito: l’area del Sele – e, dunque, Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra, Roccadaspide ed Agropoli – è stata ampiamente mortificata. Lo dimostrano i dati: nell’area a Nord della Provincia di Salerno i posti letto sono 612, nell’area del Sele sono 328 e 80 di riabilitazione, nell’area del Cilento sono 655. In questo quadro, l’ospedale di Agropoli è ormai chiuso, ed ai quattro ospedali viene chiesto di riorganizzarsi. Intanto, vorrei precisare che ai Sindaci può essere chiesto di formulare proposte o valutazioni di merito, ma non può essere addossata sui medesimi la responsabilità di scelte che appartengono alla  Direzione Sanitaria e all’autorità regionale. Resta preliminare ad ogni discussione almeno il chiarimento sull’effettiva consistenza in termini di posti letto, che dovrà avere quest’area.”

“Il decreto Balduzzi prevede un parametro di 3 posti letto per 1000 abitanti; l’area di Eboli e Battipaglia con 200.000 abitanti circa avrebbe, dunque, bisogno di 600 posti letto, come mai ne sono previsti meno della metà, mentre altre aree della Provincia hanno molti più posti letto di quelli prescritti?”

“Ebbene, – incalza il primo cittadino – una volta chiarito questo, al costituendo sistema ospedaliero del Sele dovrebbe essere riconosciuta una propria autonomia economica e gestionale. Non può sfuggire la necessità di invertire la tendenza, di ristabilire gli equilibri territoriali, e di ricondurre gli investimenti in tecnologie e personale nell’area del Sele. Mi rivolgo anche alla destra locale di Eboli e Battipaglia, affinché faccia sentire la propria voce, per difendere il diritto dei cittadini ad una adeguata assistenza sanitaria”.

“In merito, infine,- conclude il sindaco – alla questione del rischio sismico degli ospedali, rinvio al censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici eseguito dal Dipartimento di Protezione Civile; da esso emerge, contrariamente a quanto capziosamente affermato da qualcuno, che proprio l’ospedale di Eboli ha un grado di vulnerabilità medio – basso, a differenza del vicino nosocomio di Battipaglia, laddove è stato riscontrato un grado di sismicità medio – alto. Ciò a definitiva chiusura di ogni ulteriore e strumentale polemica”.