DSC03960Paestum. “E’ un modo per garantire l’affidabilità del prodotto”, è così che Vittorio Merola, presidente del Consorzio Ortofrutticolo di Paestum, si espone con la volontà di creare una “nuova” etichetta per i prodotti locali. Un progetto che nasce in piena psicosi sociale a seguito delle sconcertanti rivelazioni di Carmine Schiavone sulla Terra dei fuochi.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il dott. Merola per avere commenti su questa iniziativa.

Consorzio Ortofrutticolo di Paestum, affidabile per garantire la sicurezza del prodotto per i consumatori. Perchè nasce questa iniziativa?

“Questa è senza dubbio una conseguenza di ciò che è accaduto a causa delle Terra dei Fuochi. Bisogna garantire, ormai, al consumatore una provenienza più sicura, il consumatore deve sapere dove è stato coltivato il prodotto. Questa è garantito da un’accurata analisi di controllo presso laboratori da noi attestati. Ogni anno vengono messi in commercio migliaia di quintali di merce ortofrutticola, e i carabinieri del Nac, in collaborazione con gli ispettori dell’Asl, confermano la salubrità e la sicurezza dei prodotti agroalimentari.”

Come si sta svolgendo il cambiamento di etichetta?

“La nuova etichetta è diffusione già da tempo, ciò che cambierà è solo la voce di provenienza. Il consumatore invece di leggere “Regione Campania”, leggerà “Capaccio-Paestum”, così saprà che si parla e si consumano prodotti locali, prodotti della nostra zona.”

Continua il dott. Merola sottolineando i vari motivi della sua scelta e come intende supportarla.

“Stiamo contattando le banche del territorio per sostenere le industrie della Piana del Sele. Il futuro delle nostre industrie e, quindi, dei nostri prodotti è nelle mani della certificazione dei prodotti stessi, in quanto in tutta la Regione Campania vi sono problemi di commerciabilità.”