NASSI 1Mercato San Severino. “Ieri, l’Amministrazione Comunale, l’Associazione Nazionale Carabinieri (Anc) e l’intera città, hanno preso parte alla cerimonia in onore degli eroi di Nassirya, i carabinieri ed i soldati caduti, in un vile attentato 10 anni fa, nella città irachena, mentre erano in missione di pace.  La cerimonia è coincisa con la ricorrenza annuale della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.”

Lo ha detto il consigliere di maggioranza, nonché presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Perozziello.

“Lo spazio antistante la sede del sodalizio, ovvero l’area superiore del parcheggio – piazza compresi tra via Borsellino e via Falcone” –ha spiegato Perozziello – “ è stato intitolato “Largo Nassiriya”. Il Sindaco ed il Comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, Capitano Rosario Basile, hanno poi scoperto un cippo alla memoria degli eroi di Nassiriya. Presenti Carabinieri in servizio ed in congedo, una rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato, amministratori comunali, la Polizia Locale, una delegazione della Croce Rossa Italiana ed alunni della scuola elementare e media, guidati dai dirigenti Laura Teodosio e Teresa Paciello. A benedire il monumento è stato il parroco don Peppino Iannone”.

“Il monumento – ha detto il Sindaco Giovanni Romano – “è costituito da una stele poggiato su pietra calcare proveniente dalla frazione Costa; la targa è apposta su un marmo dai colori bruni, con fattezze militari, che riecheggia i colori del deserto. L’obiettivo e’ prefigurare un raccordo  ideale tra la comunità sanseverinese e quella irachena.”

Agli alunni e’ toccato il compito di leggere poesie dedicate al tema della pace, dell’amore e della fratellanza.

“Ai nostri giovani” – ha anche detto il primo cittadino Giovanni Romano nel suo intervento – “ricordo che i nostri eroi sono morti in un teatro di guerra, dove erano in missione per portare la pace al popolo iracheno, privo di libertà,  attraverso l’autodeterminazione, quella libertà che, in Italia, mancò anche ai nostri nonni. La pace si costruisce con il dialogo, il confronto, evitando la guerra, che è morte e sconfitta dell’umanità. I Carabinieri in servizio sono tutori della legalità, la stessa che hanno sposato come ragione di vita anche i militari in congedo. Si costruisce la legalità rispettando tutte le regole, dalle più semplici, come il rispetto del codice della strada, a quelle apprese in famiglia, a scuola. Se si rispetta la legalità, non ci sarebbero le guerre”.

“Ci sono date – ha aggiunto il maresciallo Rescigno – “che restano nella storia di un Popolo, come quella del 12 novembre 2003. I nostri Carabinieri e Soldati conoscevano il pericolo di quella missione, ma lo vivevano tra la gente, mostrando il volto migliore dell’Italia”.

Terminata la cerimonia di intitolazione, i partecipanti hanno dato vita ad un corteo che, partendo da via Falcone, ha attraversato via Rimembranza ed è giunto nella Chiesa di S.Giovanni in Parco, dove è stata celebrata la S. Messa, alla quale ha partecipato anche il Colonnello Riccardo Piermarini, Comandante Provinciale dei Carabinieri.