autoveloxTutti nella propria vita hanno avuto almeno una volta una brutta esperienza con l’autovelox. Per quanto sia assolutamente giusto rispettare i limiti di velocità per la sicurezza propria e altrui, ci sono delle situazioni in cui è possibile contestare le multe effettuate attraverso il sistema di controllo elettronico. Ecco le più frequenti:

Autovelox nascosti: Occultare di proposito le apparecchiature di rilevamento della velocità può invalidar la contravvenzione, perché ritenuta al pari di una truffa. L’apparecchio deve essere segnalato almeno 400 m prima.

Autovelox non segnalati: Secondo la Cassazione, per rendere lecita la multa, è necessaria la presenza di segnaletica verticale che avvisa della presenza del dispositivo sul tratto di strada interessato. La postazione inoltre deve essere ben visibile. La legge impone che gli automobilisti siano sempre informati dell’installazione degli autovelox. Un’eccezione a questa regola si verifica quando l’autovelox è installato sulla volante della polizia: in questo caso la presenza dell’apparecchio può non essere segnalata.

Autovelox e distanza dalla segnaletica:È necessario anche che l’autovelox non sia posizionato immediatamente dopo il cartello verticale del limite di velocità, in quanto ciò imporrebbe brusche frenate pericolose per il traffico. Se la segnaletica in questione è nascosta da alberi, lampioni dell’illuminazione pubblica o, peggio, si trovi in curva, tanto da rendersi poco visibile al conducente impegnato nelle manovre di guida, la multa deve essere annullata.

Tipi di strade: È nulla anche la multa per eccesso di velocità emessa dalla polizia municipale sulla superstrada, essendo quest’ultima una strada extraurbana principale di competenza della Polizia di Stato e non dei vigili urbani.

Termini: È nulla, altresì, la multa notificata al trasgressore oltre il termine di novanta giorni dall’accertamento dell’infrazione e non dal giorno in cui è avvenuta l’infrazione stessa.

Contestazione immediata: In generale, la multa fatta con l’autovelox deve essere sempre contestata immediatamente: la pattuglia deve quindi fermare l’automobilista. Esistono però delle eccezioni a tale regola. Una di queste è nel caso di strade definite “a scorrimento” ossia deve presentare carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, priva di intersezioni a raso o con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate.

Fotografie: Le foto effettuate dall’autovelox devono ritrarre esclusivamente il trasgressore tutelando così la privacy dei terzi; inoltre non possono essere inviate a casa del proprietario del mezzo, ma devono essere consegnate solo a mani di questi, e non in mani di soggetti diversi della famiglia. E’ previsto addirittura un risarcimento del danno se la foto è spedita a casa. Ma attenzione:  le immagini scattate dalle apparecchiature omologate possono essere utilizzate, non solo per accertare le infrazioni al codice della strada, ma anche per verificare se il mezzo era coperto da polizza assicurativa.

Proprietà: Gli strumenti di accertamento delle violazioni del codice della strada (autovelox, tutor) devono essere di proprietà degli Enti Locali, e non essere prestati gratuitamente da aziende private, in tal caso non sono legittimi e la multa non è valida.