polizia postaleRoma. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha concluso nella mattinata odierna  un’operazione antipedofilia con l’arresto di tre persone ritenute responsabili  dei reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico audio e  video, eseguendo numerose perquisizioni.

Lo riferisce una nota precisando  che le indagini sono state eseguite da personale del compartimento della polizia  Postale e delle Comunicazioni di Roma, il quale si e’ avvalso della  collaborazione dei colleghi di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia  Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana,  Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. Più nel dettaglio, l’indagine e’  partita dalla collaborazione con la Polizia criminale tedesca di Hannover, la  quale aveva fornito al compartimento di Roma vari indirizzi IP riconducibili ad  altrettanti utenti italiani che avrebbero effettivamente condiviso, divulgato e  detenuto diversi filmati digitalizzati nei quali sarebbero stati coinvolti  soggetti femminili e maschili, tutti minori, ripresi nel consumare rapporti  sessuali completi con adulti.

Colpisce – sottolineano gli inquirenti –  l’età delle giovani vittime, tutte al di sotto dei 10 anni, alcune  evidentemente al di sotto dei cinque, ma anche l’assoluta eterogeneita’ degli  indagati, che hanno eta’ compresa tra i 25 ed i 75 anni, che esercitano  professioni e mestieri disparati e che appartengono a tutte le classi  sociali. I primi accertamenti avevano consentito di risalire a decine di  utenze telefoniche, associate agli indirizzi IP dai quali risultavano effettuati  i collegamenti ad un noto software per l’acquisizione dei  files. Ulteriori indagini sugli intestatari delle linee telefoniche hanno  poi permesso di appurare che una parte di questi utenti aveva effettivamente  condiviso e acquisito intenzionalmente i files dalla denominazione di chiara  natura pedopornografica.

Oltre ai 3 arresti sono state denunciate 53  persone ed eseguite perquisizioni che hanno portato al sequestro di 82000 Gb di  materiale pedopornografico e con essi diverse migliaia di altri dello stesso genere: 3.500 video e 11.500 immagini decisamente raccapriccianti. Con l’attività di analisi sul materiale sequestrato si potra’ ora tentare di  identificare – attraverso l’uso di sofisticati software ed in stretta  collaborazione con i collaterali organi investigativi stranieri che hanno  espresso totale disponibilita’ – i minori coinvolti.