mercatini2Salerno. Niente da obiettare all’associazione di Torino ed i suoi esercenti perché le responsabilità sono di chi si è occupato della gestione dell’evento. E’ la sintesi della riunione tenutasi ieri tra i rappresentanti della Onlus Buongiorno Italia da una parte, la Fiesa e Confesercenti dall’altra.

La questione è quella della concorrenza sleale dei mercatini di Natale sul lungomare. 

L’associazione di categoria – fa sapere in una nota – non è contro ‘BuongiornoItalia’ ed i suoi esercenti ma bensì contro le modalità sbagliate di gestione dell’evento”

Il Presidente della Fiesa-Confesercenti Provinciale  Carmine Russo che rappresenta tutte le categorie alimentari puntualizza: “In questi anni gli esercenti hanno pagato con i propri soldi tutti gli eventi collegati alle Luci D’artista – di qui quindi continua il ragionamento – sarebbe stato il caso che si desse la possibilità agli artigiani di presentare i propri prodotti ad una platea numerosa”

Nessuna chiusura nei confronti dei commercianti provenienti da altre parti d’Italia

“Le nostre rimostranze non vogliono dire dire che gli esercenti ed artigiani di altre provincie non sono ben voluti, anzi, un gemellaggio del genere sarebbe stato un’opportunità unica, ma ancora una volta l’amministrazione ha dimostrato di stare lontano dai cittadini e dai problemi commerciali degli esercenti”.

La questione già affrontata dal nostro giornale tira in ballo il ruolo del sindaco Vincenzo De Luca nelle sue vesti di ‘mastro di festa’ con denari altrui; in questo caso quelli di artigiani e commercianti.

Come già ebbe a denunciare la Onlus ‘BuongioItalia’ al ‘Corriere di Salerno’ l’associazione non recependo nessun finanziamento da parte del Comune si era vista costretta ad alzare il fitto minimo degli stand elevandolo a tre mila euro. Di qui l’impossibilità per gran parte degli artigiani di prendere parte alla kermesse sul lungomare.

La beffa finale è storia di queste ore: stand occupati in gran parte da aziende non salernitane che vendono prodotti alimentari sottraendo potenziali clienti alle botteghe del centro e gazebo sequestrati dai ‘Nas’ perché non in regola con le normative vigenti.

Raffaele de Chiara