Matteo Buono (Cisl) 2Salerno. Vertenza Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, si è conclusa con un nulla di fatto l’assemblea dei Soci per la ricapitalizzazione. Il segretario generale della Cisl Salerno, Matteo Buono: “Ancora una volta le Pubbliche Amministrazioni del territorio dimostrano scarsa serietà istituzionale, disertando un’assemblea nella quale si discuteva del futuro di una società, voluta e creata dagli stessi Enti che oggi sono latitanti. In modo particolare da stigmatizzare è l’assenza del Comune di Salerno, socio di maggioranza del Parco Scientifico e Tecnologico, che avrebbe dovuto assumere un atteggiamento ben diverso”.

L’assemblea dei Soci del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, convocata per la ricapitalizzazione, si è conclusa con un nulla di fatto a causa dell’assenza di quasi tutti gli Enti chiamati a partecipare all’incontro. Alla convocazione, infatti, hanno risposto solo l’Università degli Studi di Salerno, la Provincia e la Camera di Commercio di Benevento oltre ad alcuni soci privati: il totale del capitale sociale presente era di appena il 12%, percentuale non utile per la regolarità della assemblea.

“Ancora una volta le Pubbliche Amministrazioni del territorio”, dichiara il segretario provinciale della Cisl, Matteo Buono, “dimostrano scarsa serietà istituzionale, disertando un’assemblea nella quale si discuteva del futuro di una società, voluta e creata dagli stessi Enti che oggi sono latitanti. In modo particolare da stigmatizzare è l’assenza del Comune di Salerno, socio di maggioranza del Parco Scientifico e Tecnologico, che avrebbe dovuto assumere un atteggiamento ben diverso. Evidentemente sono altre le preoccupazioni degli amministratori di Palazzo di Città come degli altri Enti Pubblici che non hanno avuto neppure il coraggio di partecipare all’assemblea per la ricapitalizzazione”.

 

“La Cisl di Salerno”, continua Buono, “seguirà con grande attenzione l’evoluzione della vertenza, rimanendo al fianco dei 19 lavoratori del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno i quali attendono di conoscere il proprio futuro occupazionale.”