news_foto_38954_news_foto_38478_filt“E’ illusorio pensare che per migliorare la qualità del servizio pubblico locale di trasporto sia necessario privatizzare o liberalizzare, così come chiedono l’Assessore Regionale ai Trasporti Sergio Vetrella e qualche sindacato”. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale FILT Campania  Mario Salsano.

“E’, invece, necessario – continua Salsano – un grande progetto industriale per eliminare la frammentazione e l’inefficienza delle Aziende (139 aziende di trasporto locale, di cui circa 90 sotto i 10 dipendenti), per offrire servizi di qualità, rilanciare l’industria dei bus e del materiale rotabile”.

Guardando ad altre realtà come la Lombardia, l’ Emilia Romagna, e gran parte d’Europa, il settore del T.P.L. si sta riorganizzando con la nascita di grandi gruppi che svolgono servizi su ferro e su gomma, per fare economie di scala, integrazione dei servizi, con la possibilità di effettuare maggiori investimenti.

Da qui l’analisi di Salsano per la situazione campana: “effettuare le gare pubbliche per l’affidamento dei servizi minimi nel contesto attuale sarebbe una scelta scellerata perché significherebbe svendere le partecipate pubbliche attualmente impossibilitate a competere e un grande affare per i privati, con i rischi legati all’infiltrazione camorristica, unica organizzazione in grado di avere enorme liquidità.

Inoltre – conclude Salsano –  senza regole e norme a tutela dei lavoratori che risulteranno in esubero l’impatto sull’occupazione sarebbe devastante e non ci sarebbe nessuna garanzia di miglioramento della qualità dei servizi perché i privati sarebbero interessati solo alle tratte più renumerative, con il rischio di ulteriore emarginazione dei territori più deboli e con scarsa domanda”.