2013816_165552921_6495625_000_MORTA OSPEDALE RUGGISalerno. Risarcito l’infermiere che per tutto il 2011 aveva lavorato oltre il proprio normale orario di lavoro senza essere retribuito. A denunciare quanto accaduto al dipendente dell’Ospedale Ruggi  addetto presso l’Unità Operativa Complessa “Anestesia e Rianimazione”  è  la CISL FP di Salerno

“Purtroppo per vedere riconosciuti i diritti fondamentali dei lavoratori dobbiamo, sempre più, far ricorso al nostro staff legale” afferma con rammarico ma Pietro Antonacchio.

La vicenda nasce dal mancato riconoscimento,  da parte dell’azienda sanitaria,  delle ore di straordinario compiute dal lavoratore. Quest’ultimo lavorando in un reparto caratterizzato dall’improvviso arrivo di pazienti in lotta tra la vita e la morte si è visto costretto a proseguire il proprio normale orario di lavoro effettuando lavoro straordinario, con un’autorizzazione postuma in sanatoria sottoscritta dal Direttore del servizio.

Dinanzi alle richieste continue all’azienda per vedersi riconosciuti i propri diritti, il lavoratore si  visto respinta qualsiasi istanza. Di qui la decisione di adire le vie legali e di vedersi riconosciuto il proprio diritto ad essere risarcito.

“La mancata esecuzione di prestazioni di lavoro straordinario, seppure mai preventivamente richiesta ed autorizzata” conclude il Segretario Generale avrebbe potuto dar  luogo a gravi pericoli a danno dei pazienti e degli utenti, specie in un reparto così delicato quale quello della Terapia Intensiva. Con la sentenza si sancisce che, prima ancora dei cavilli legislativi e burocratici, l’obbligo è quello di garantire l’espletamento dell’assistenza e la salvaguardia dei pazienti”.