imagesCA1PCNAUSalerno. Il Ministero del Lavoro, a seguito  delle novità introdotte dal decreto legislativo n. 145/2013,Destinazione Italia“, con una lettera circolare fornisce chiarimenti riguardo le nuove sanzioni amministrative riguardo alla durata media dell’orario di lavoro, riposi giornalieri e settimanali e lavoro nero. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha evidenziato, infatti, che dal 24 dicembre scorso sono accresciute enormemente le sanzioni sulla durata media dell’orario di lavoro, riposi giornalieri e settimanali, nonché un aumento delle “somme aggiuntive” da versare per la revoca del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

In particolare è stato previsto che:

– l’importo delle sanzioni amministrative connesse all’impiego di lavoratori “in nero” è aumentato del 30%. Inoltre,in tali ipotesi, è stata esclusa la procedura di diffida.

– l’importo delle somme aggiuntive da versare per la revoca del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è aumentato del 30%;

– gli importi delle sanzioni amministrative  – con esclusione delle sanzioni previste dall’art. 10, comma 1, del medesimo Decreto – sono decuplicate.

Ciò premesso si ritiene opportuno chiarire:

I nuovi importi da versare per la revoca del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale (pari ora ad euro 1.950 nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare e ad euro 3.250 nelle ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro) – in quanto mere “somme aggiuntive” – trovano applicazione in relazione alle richieste di revoca del provvedimento effettuate dal 24 dicembre, anche se riferite a prima di tale data. Quanto alle violazioni in materia di impiego di lavoratori “in nero”, di durata media dell’orario di lavoro e di riposi giornalieri e settimanali poste in essere dal 24 dicembre, si ritiene opportuno che la notificazione dei relativi verbali – attesa peraltro la possibilità che la stessa notificazione può effettuarsi entro il termine di 90 giorni dalla definizione degli accertamenti – venga effettuata dopo la conversione in legge del D.L. n.145/2013. Solo successivamente alla definitiva efficacia della disposizione contenuta nell’art. 14 del D.L. sarà infatti possibile commisurare con certezza i relativi importi sanzionatori. Le medesime violazioni in materia di impiego di lavoratori “in nero”, di durata media dell’orario di lavoro e di riposi giornalieri e settimanali poste in essere prima del 24 dicembre saranno invece soggette alla disciplina sanzionatoria (ivi compresa la procedura di diffida per quanto concerne la  maxi sanzione per lavoro “nero”) già prevista prima dell’intervento del D.L.

“E’ giunto il momento di avviare una concreta battaglia di dignità – afferma Pietro Antonacchio Segretario Generale della Cisl Fp –  poiché si criminalizzano i lavoratori quasi che sono costretti a lavorare oltre ogni previsione contrattuale e dall’altra non si avvia un serio riordino delle dotazioni organiche per renderle adeguate al fabbisogno assistenziale. Quello che sta accadendo all’ospedale di Eboli e a brave si vorrebbe traghettare a partire da Nocera ed estenderlo a tutti i presidi, è il modello scellerato di garantire le prestazioni diminuendo il personale preposto all’assistenza e riorganizzando il lavoro senza alcun confronto con i sindacati. Purtroppo laddove la ragione non prevale prevarrà l’azione legale, che spero che a partire da Salerno possa estendersi per tutta la Campania, atteso che un sindacato coerente e concreto non può continuare ad assistere che aumentano le richieste di assistenza, aumentano le domande di prestazioni e decrementano le persone che sono costrette a sobbarcarsi tutte le responsabilità di scelte scellerate di politiche dei tagli”