blackieandtheoohoosCava de’ Tirreni. Torna il Festival Internazionale della Musica Indipendente Beatscape presso la Mediateca MARTE di Cava de’ Tirreni. Venerdì 31 gennaio la location vedrà protagonisti il gruppo belga “Blackie and the Oohoos” e quello napoletano Tommaso Primo. L’introduzione degli artisti è a cura del Campania EcoFestival. Ad aprire l’evento, l’omaggio a Johnny Cash con “Talking About Beatscape. Piccoli Racconti Dall’Immaginario Musicale”, concept di Alfonso Amendola, a cura di Pietro Patrissi, Carmine Vitale, Angela Ferrentino.

Direttamente dal Belgio, le Blackie and The Oohoos. Originaria di Anversa, la band propone canzoni ricche di venature dark, un immaginario etereo e rarefatto, che scaturisce dai riff di chitarra e dalle voci spettrali e sfuggenti. Tra le loro influenze, saltano all’orecchio i Beach House, Mazzy Star, David Lynch e Beth Gibbons. “Blackie and the Oohoos”, riescono ad ipnotizzare il pubblico, creando un mondo immaginario intriso di musiche psichedeliche ed elettroniche. Capaci di suonare innumerevoli strumenti, si inseriscono nella new low-fi music, disegnando un sound raffinato e avvicinandosi alla scuola folk nordeuropea. Una scelta, la loro presenza sul palco di Beatscape, che sposa a pieno l’obiettivo di avvicinare realtà straniere mai conosciute in Italia.

La serata vede anche la realizzazione di un omaggio ad una delle figure più importanti nell’ambito della musica popolare americana: Johnny Cash. Inconfondibile a cominciare dal timbro profondo e baritonale della voce, Cash è stato un cantautore, chitarrista e attore statunitense, interprete di numerose canzoni folk e di celebri talking blues. Durante lo speciale, Alfonso Amendola e Carmine Vitale raccontano la vita del grande artista scandita dalla sua musica.

Ad aprire il concerto del gruppo belga, il giovane Tommaso Primo, cantautore emergente, classe 1990, salito all’onore delle cronache grazie al suo videoclip “Gioia”, primo singolo tratto dall’ep  “Posillipo interno3”. Il singolo e l’ep del cantautore sono stati interamente prodotti e registrati negli studi della “Jam Music Factory”, sotto la produzione artistica di Oscar Montalbano e Simona de Felice. Tommaso Primo scrive le sue canzoni in dialetto napoletano, la lingua con cui meglio riesce a narrare il caos della città e dei quartieri popolari, le atmosfere mediterranee di Napoli, con le sue storie di amori, di droga, di illusioni e speranze. Il giovane cantautore esordisce a soli diciannove anni con un brano “Canzone a Carmela”, composto dopo il suicidio di una ragazza che conosceva. All’indomani del singolo d’esordio, l’artista dà il via ad uno  “Street tour” che lo vede protagonista nelle principali piazze di quattro città italiane: Roma, Firenze, Bologna, Milano. Tommaso è anche un operatore culturale, ideatore della rassegna “Save the music, save Naples”, festival del cantautorato emergente che ogni anno, nel suggestivo scenario della Domus Ars, riunisce il meglio della musica “Made in Naples”.