Vincenzo De Luca (Pd) 6Salerno. “La speranza di tornare al voto nel 2014 si allontana sempre di più”. Sono toni amari quelli usati da Roberto Celano capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.

La vicenda è quella arcinota del doppio incarico del sindaco e viceministro dei trasporti  Vincenzo De Luca a pochi giorni dalla pronuncia del tribunale che ha sancito l’incompatibilità tra i due incarichi.

Raggiunto al telefono, Celano, reduce dall’incontro di stamani con il prefetto Maria Pantalone, si mostra molto amareggiato ma soprattutto pessimista riguardo un esito positivo della vicenda.

“Il prefetto – dice – mi ha riferito di avere le mani legate. Non può commissariare il Comune in quanto già è stata adita la magistratura ordinaria grazie all’intervento di alcuni parlamentari del Movimento Cinque Stelle. Al momento quindi non rimane che attendere l’esito dell’appello presentato da De Luca”

Il pantano in cui versa il consiglio comunale

La stessa amministrazione cittadina però sembra non avere alcun interesse nello sveltire le procedure che potrebbero portare nuovamente i cittadini al voto. Celano sottolinea infatti come l’attuale maggioranza abbia tutto l’interesse a posticipare il ritorno alle urne. “Risolvere il caso De Luca all’indomani del 23 febbraio – sottolinea il consigliere –  farebbe  sì che la prima finestra utile per eleggere un nuovo sindaco sarebbe quella del 2015” Anno in cui si voterebbe anche per le regionali;  con De Luca candidato governatore; naturalmente.

Anche lo stesso De Luca proprio ieri si era pronunciato nuovamente sulla questione “La legge stabilisce che quando si appella, la sentenza del tribunale civile perde efficacia. Quindi – ha detto –  continuo a fare tranquillamente il sindaco e rimango in attesa di sapere quando, nell’ambito del governo, si decideranno a spiegarmi che lavoro devo fare”.

Era un fiume in piena il sindaco e viceministro ai trasporti; ospite di Sky Tg24

 “Le sentenze vanno rispettate – ha premesso – siamo nell’ambito di una procedura di legge che prevede che quando si appella, la sentenza perde esecutivita’, quindi rimaniamo pienamente insediati nel nostro incarico – ha detto”

Il vero scandalo per l’uomo della provvidenza  era altro

“Da 10 mesi un viceministro non riceve l’incarico di lavoro come prevede la legge 81 che stabilisce le competenze del viceministro. Nessuno ha deciso di rispettare questa legge. Di questi però nessuno parla perchè siamo un paese di farisei e di ipocriti, e nel quale non si legge più niente”.

L’ultima giustificazione, al danno, sembrava aggiungere la beffa

“La legge – ha sottolineato De Luca – quando ha stabilito l’incompatibilita l’ha indicata tra due incarichi, non fra un incarico e il nulla. Sto aspettando di sapere quando si decideranno a rispettare la legge e ad attribuirmi le responsabilita’ di lavoro. E’ chiaro che in quel caso sarà doveroso applicare la legge sulla incompatibilità”.

Come dire, ancora una volta  la sofistica al servizio della politica.

Raffaele de Chiara