ospedale_polla_sa_2_2Polla. In una nota, il sindacato UIL FPL di Salerno sottolinea la disastrosa condizione della sanità locale, in particolar modo nel Vallo di Diano, che, da quanto si legge, negli ultimi decenni continua ad essere penalizzato nell’assistenza sanitaria, mentre i cittadini hanno il sacrosanto diritto di essere assistiti nel migliore dei modi, come avviene in altri territori.

“L’Ospedale di Polla – si legge –  negli anni ha subito continui tagli e  depotenziamenti, l’erogazione delle prestazioni sanitarie e dell’assistenza di base è stata garantita dall’impegno e dalla professionalità degli operatori sanitari che hanno svolto il  proprio lavoro con enormi difficoltà. Adesso BASTA!!! Abbiamo toccato il FONDO. Negli anni, tra pensionamenti e trasferimenti (in ultimo il Responsabile dell’U.O. di Fisiopatologia Respiratoria, avvenuto il  24/1/2014), vi è una mancanza di circa 60 medici. A cui si va ad aggiungere l’enorme carenza di personale amministrativo che arreca notevoli difficoltà all’ordinario svolgimento del lavoro quotidiano. Non di minore importanza il trasferimento del Corso di Laurea in Infermieristica!!!”.

“Tale situazione – continua il Sindacato – “si riversa in modo negativo sugli utenti del Vallo, che sono costretti a rivolgersi ad altre strutture e come accade spesso nella vicina regione Basilicata. Così si arrecano danni di carattere economico, sia per i cittadini che per le Casse Regionali. In alcune UU.OO., come Fisiopatologia, Pediatria, Otorino,  l’assistenza, pensate un po’, dovrebbe essere garantita da soltanto due medici in pianta organica per U.O.; in Cardiologia e in Pronto Soccorso con quattro medici, ed in ultimo in Endoscopia con  due medici. La domanda sorge spontanea: é questa la Sanità che si merita l’utente del Vallo di Diano? Per quando tempo si può sopportare questo stato di abbandono?”.

“Inoltre – conclude – si precisa che negli ultimi anni, dal punto di vista strutturale con atti già deliberati, non è stato effettuato ad oggi alcun intervento, ad es. le UU.OO. di Chirurgia Generale e Sale Operatorie ed infine, tasto dolente degli ultimi giorni, il continuo malfunzionamento degli ascensori obsoleti”.