La centrale del latte non si toccaSalerno. 52 lavoratori resteranno fermi per due giorni. La Centrale del Latte ha dichiarato lo sciopero dei dipendenti per il 18 e il 19 febbraio durante i quali verrà anche organizzato un presidio a partire dalle ore 10 in Piazza Amendola con lo scopo di riuscire ad ottenere un incontro con il prefetto e la presenza dell’amministrantiazione comunale.

In questa occasione i presenti chiederanno ai rappresentanti del Comune la decisione di dismettere l’azienda. “Difendere la Centrale del Latte significa mantenere un presidio di legalità e trasparenza nell’attività industriale del nostro territorio”, ciò è stato riportato anche su un volantino sul quale all’annunciato sciopero di due giorni si lancia anche un appello a tutta la cittadinanza per sostenere la difesa del ruolo pubblico per la gestione della Centrale del Latte, per la difesa dell’occupazione e della produzione.

“Abbiamo assunto una posizione chiara fin dall’inizio – afferma il segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica Angelo De Angelis –  tutto verte sulle quote sociali pubbliche vendute ai privati, che influirà al decadimento della genuinità e della qualità dei prodotti. Il rischio – sottolinea – è quello di determinare il retrocedere dei prodotti della Centrale del latte di Salerno sul mercato, per far spazio ad altri marchi, finora concorrenti. La Centrale del Latte è di proprietà pubblica e il Comune non può vendere questo tipo di bene. “

La speranza dei lavoratori è che il Comune decida di utilizzare quella clausola inserita nel bando di gara che prevede che in qualunque momento la proprietà può interrompere il processo di vendita.

Clemente Donadio