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Seconda giornata di consultazioni per il premier incaricato Matteo Renzi. Riforma della legge elettorale senza modifiche. é il succo dell’incontro di questa mattina tra il sindaco di Firenze e Silvio Berlusconi.  Il vertice durato due ore ha visto Berlusconi, insistere sulla riforma elettorale, favorevole all’elezione diretta del Capo dello Stato, la revisione della par condicio in favore dei gradi partiti oltre che contestare l’elezione dal colle di cinque membri del Csm.

Per le 13, 45 è fissata la diretta streaming con Beppe Grillo e i capigruppo del Movimento Cinque Stelle di Camera e Senato, Federico  D’Inca e Vincenzo Maurizio Santangelo. Grillo in un primo tempo si era detto contrario alle consultazioni “Crediamo –annunciava- che sia opportuno non andare per non partecipare ad una farsa” salvo poi fare marcia indietro grazie anche alla pronuncia dei simpatizzanti  “ci sembra corretto che su questa decisione si pronuncino gli iscritti attraverso la rete”.

Dalle ore 15 e 30 alle 22 di ieri,  i grillini hanno potuto esprimere la loro preferenza sul web, decidendo se il loro capogruppo e i rappresentanti del partito in parlamento, avessero potuto incontrare il neo premier incaricato. Il risultato: 446 voti in più favorevoli.

Gli argomenti di discussione saranno la legge elettorale ed il lavoro, nonché questioni scottanti che richiedono interventi decisi ed immediati. Nel corso della giornata di ieri Matteo Renzi si è trovato  ad affrontare il nodo Alfano. In materia di legge elettorale,, l’ex delfino di Berlusconi, sosteneva l’abbassamento della soglia di sbarramento dei partiti coalizzati. Ciò garantirebbe la sopravvivenza  del Nuovo Centro Destra.

A riguardo  il fedelissimo renziano Nardella dichiara “La realtà e che Alfano parla di programmi ma pensa solo alle poltrone. Siamo ai vecchi vizi della politica”.