centraledellatteSalerno. Non c’è nessuna offerta per la vendita della Centrale del Latte. Dopo Parmalat, Granarolo ed Yma, anche le realtà imprenditoriali più piccole hanno fatto un passo indietro. Newlat e la cordata locale di imprenditori Latte Sele hanno rinunciato a presentare offerte per l’acquisizione della Centrale, il cui valore era stato stimato in 12 milioni e 700mila euro. 

Momentaneamente il processo di privatizzazione si è fermato e questa notizia è giunta poco dopo la conclusione dell’assemblea dei dipendenti tenutasi ieri nella sede della Centrale, in cui si stava decidendo a quali azioni dar corso per protestare contro la vendita.

“E’ il momento di mettere in atto una serie di iniziative – afferma il responsabile dei dipendenti della Centrale Vittorio Forte – Vogliamo portare avanti ciò che abbiamo iniziato la settimana scorsa, affinché la Centrale resti un bene pubblico e non venga privatizzato.”

I lavoratori dell’azienda chiedono  un maggiore spirito di collaborazione, non solo da parte del Comune e dei sindacati ma anche da tutti i salernitani

“Vogliamo sensibilizzare la città – conclude Forte – Andremo  nelle scuole, nei negozi e nelle strade. Le persone devono sapere cosa sta succedendo e devono capire che la Centrale è di Salerno, quindi di tutti i cittadini. Noi siamo propositivi e vogliamo solo essere ascoltati e creare una collaborazione, senza alcuna polemica.”

Per avere un maggiore supporto dalla propria città, i dipendenti hanno organizzato una campagna di sensibilizzazione prevista per venerdì 28 febbraio. In quel giorno è stato chiesto ai cittadini di Salerno di esporre dal proprio balcone un drappo bianco per confermare la partecipazione al movimento di protesta.

Clemente Donadio