volpeCinquecento esemplari di volpe, nella provincia di Pisa, rischiano di essere sterminati, nei prossimi giorni da cacciatori autorizzati. A denunciarlo, l’Ente Nazionale Protezione Animali che ha dato il via ad una protesta on-line a cui chiunque potrà aderire, attraverso una mail di dissenso indirizzata alla provincia della cittadina toscana: in poche parole una “mail bombing”.

L’Empa specifica che queste volpi verrebbero uccise solo perché rappresentano dei fastidiosissimi competitors per i cacciatori locali, che verrebbero autorizzati ad uccidere gli animali, con qualsiasi metodo o tempistica. Infatti non solo attraverso l’uso di proiettili e fucili, ma anche di polpette avvelenate, o branchi di cani che assaltano le tane delle volpi; la cosa più grave è che “non viene previsto alcun limite agli spari, –specifica sempre l’Empa-poiché le doppiette potranno massacrare le volpi per un anno intero, di giorno e di notte (tranne tra le 24.00 e le 5.00 del mattino) e persino utilizzando del cibo come esca. E’ assurdo –continua l’associazione- e inaccettabile che le volpi, animali così importanti ai fini dell’equilibrio biologico, vengano sterminate con il placet di istituzioni decisamente troppo accondiscendenti nei confronti del mondo venatorio”.

L’Empa specifica che possono esistere situazioni in cui vengano autorizzati “contenimenti della specie” ma solo in casi di ripopolamenti eccessivi come per le lepri e i fagiani. Autorizzazione specificata nella 157 del 1992, riguardante la protezione della fauna selvatica, secondo la quale qualora fosse accertata scientificamente una situazione di sovrappopolazione, viene autorizzato un intervento di contenimento ecologico, attraverso l’uso di metodi che non siano cruenti né contemplino il ricorso alla caccia.