alfieri---caso-lido-azzurroAgropoli. Escono indenni il sindaco Franco Alfieri e gli otto amministratori del Comune di Agropoli dall’inchiesta sul lido Azzurro: erano indagati per abuso d’ufficio per la delibera di sdemanializzazione dell’area sita in via Kennedy.

All’indomani del verdetto del giudice del tribunale di Vallo della Lucania, Donatella Bove, Franco Alfieri, pienamente soddisfatto dell’epilogo positivo, commenta, raggiunto al telefono, la piena e totale fiducia riposta nell’azione della magistratura.

“E’ una decisione scontata – aggiunge il primo cittadino – sapevamo di essere nel giusto e quanto deciso conferma il nostro buon operato”.

Dura la critica nei confronti della stampa locale che, evidenzia Alfieri, “ha operato un massacro mediatico per cinque anni“. L’indagine, infatti, è stata aperta nel 2008, dopo la denuncia dell’imprenditore Carlo Scalzone, titolare del lido Azzurro.

“Dal 2008 –  afferma il sindaco – ho raccolto una quarantina di articoli sul caso: stralci in cui, anche attraverso titoli sensazionali, ci hanno condannato mentre avevamo ricevuto degli avvisi di garanzia. Ora che siamo stati prosciolti nell’udienza preliminare tutto tace: stamattina mi sarei aspettato di leggere almeno un accenno all’esito della vicenda che ci vede estranei ai fatti”.

Oltre al sindaco Franco Alfieri, erano indagati l’assessore al porto Massimo La Porta, i consiglieri comunali Giovanni Orrico, Michele Pizza, Ferdinando Farro, Agostino Abate, Emilio Prota, il presidente del consiglio comunale Luca Errico, Pietro Paolo Marciano e Salvatore Coppola. Il giudice Donatella Bove li ha scagionati con il verdetto di non luogo a procedere.