foto (2)Gianfranco Valiante  è  ufficialmente il candidato sindaco di Baronissi. A sciogliere la riserva in mattinata durante un incontro con stampa e cittadini è stato lo stesso diretto interessato. A sostenerlo nella corsa a Palazzo di Città una coalizione composta da Pd, Udc, Rifondazione Comunista e l’associazione Civico uno.

Sovrastati dagli stucchi ed avvolti dai broccati del salone Aquarius, Valiante, abbigliamento casual ed eloquio sciolto, ha presentato il proprio programma. Oltre un centinaio i presenti e circa una decina le testate accreditate.

Sviluppo, solidarietà e sicurezza sono per il candidato sindaco i tre punti imprescindibili da cui far ripartire la rinascita della comunità. “Un tempo – ha argomentato – questo era un territorio a strettissima vocazione residenziale, oggi  tutto è ridotto ad un’appendice periferica”.

La città secondo Valiante è percepita da chi vi abita come un luogo malsano ed insicuro, un posto da cui allontanarsi non appena si può. “Uscire di sera per le strade è come attraversare un deserto, non c’è nessuno. Tutti scappano via. I quartieri residenziali sono diventati oramai solo dormitori. I giovani non hanno prospettive e gli anziani hanno perso tutti i loro punti di riferimento. Il compito della nostra amministrazione in caso di elezione sarà quello di riportare la gente di queste parti a vivere di nuovo la città”.

foto (3)Una consiliatura basata su un diverso rapporto tra amministratori ed amministrati “Attualmente c’è un solco profondissimo tra gli abitanti ed il Palazzo di Città. Bisogna recuperare l’immagine della buona politica. I cittadini sono sovrani. La città va rilanciata rimuovendo una fuligine cancerogena che l’avvolge ormai da 20 anni”.

Nessun riferimento riguardo i nomi della possibile giunta ma una sola certezza. “Al momento ciò che posso assicurare è che la nostra squadra di governo sarà composta da giovani votati dalle persone e non di certo nominati. Nessun incarico sarà affidato ad esterni”. Alle sue spalle un gruppo di giovani donne candidate annuisce soddisfatto.

Ai lati del tavolo dell’unico relatore due composizioni di fiori rigorosamente gialli. E’ sabato 8 marzo, festa della donna; per molti solo una ricorrenza come altre, per alcuni l’emblema del sogno di una società più equa. Un motivo in più  perchè Baronissi riscopra la sua antica vocazione di città aperta. All’insegna  della valorizzazione del gentil sesso.

Raffaele de Chiara 

1 COMMENT

  1. Ma questo signrotto come fa a parlare così male di Baronissi. Ma quando mai è stato a Baronissi. Ma chi è per dire queste falsità inaudite. Possibile che tutti sti partiti non avevano un cittadino di Baronissi da candidare. Vergogna.

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