CESARE SEGREAvrebbe compiuto 86 anni il 4 aprile. Cesare Segre è scomparso ieri a Milano. Figura emblematica della cultura letteraria fatta di concrete imprese rinnovative dalle fondamenta, edizioni critiche di grandi classici, profonde meditazioni teoriche e raffinati “esercizi” di lettura. Fu una firma autorevole del “Corriere della Sera”.

Un riconoscimento del suo ruolo fondamentale nella cultura italiana è rappresentato dalla pubblicazione del Meridiano a lui dedicato. In esso compare una sorta di “istruzioni per l’uso” dello stesso Segre, contributo alla critica del proprio lavoro che ha un precedente illustre nell’interlocutore-avversario Benedetto Croce.

Presidente della International Association for Semiotic Studies, con le sue ricerche ha contribuito a introdurre le teorie formaliste e strutturali nella critica italiana.

I segni e la critica, I metodi attuali della critica in Italia, Le strutture e il tempo, queste solo alcuni dei manuali che hanno accompagnati gli studi di chi, come Segre, ha voluto intraprendere il mestiere da critico e che oggi lo ricorda come uno dei più grandi esponenti.