ferrovia_sicignano lagonegroSicignano degli Alburni. “Che la burocrazia sia il male del nostro Paese è una cosa risaputa, ma starci dentro effettivamente scoraggia”.  Esordisce così il co-presidente del Comitato pro riattivazione della ferrovia Sicignano – Lagonegro Rocco Della Corte in una nota stampa in cui cerca di fare il punto della situazione dopo un periodo di apparente silenzio in cui comunque le attività del direttivo sono continuate a fari spenti. “Se non si fanno continui comunicati stampa o eventi pubblici, come convegni o altro, sembra che la questione finisca nel dimenticatoio. Ma non è così, purtroppo non possiamo essere tutti i giorni sui giornali, anche se forse solo in questo modo la politica si ricorderà quotidianamente della ferrovia del Vallo”.

Il co-presidente traccia un bilancio delle aspettative, senza nascondere un po’ di malumore per il continuo allungarsi dei tempi. “Siamo in attesa della chiamata del Ministero dei Trasporti – evidenzia – Avevamo preso contatti con Lupi, poi il ribaltone al governo e l’arrivo di Renzi hanno messo un po’ tutto a soqquadro. Adesso però il periodo di stallo è passato, Lupi è stato confermato e si può dunque riprendere da dove si era rimasti. Il segretario particolare del Ministro, Di Caterina, ha garantito che avrebbe convocato a breve il tavolo nazionale, e stiamo spingendo per ottenerlo entro il mese di marzo. Purtroppo questa attesa è snervante. Non dimentico che un pezzo grosso come l’AD delle FS promise uno studio entro un mese e tra qualche settimana festeggeremo un anno di attesa: il fatto si commenta da sè”.

Riguardo alla giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate, Della Corte spiega il perché della mancata partecipazione, attesa da più di qualche iscritto dopo il successo di Padula 2013: “Avevamo e abbiamo ancora in programma un evento, che avremmo voluto far coincidere con la giornata delle ferrovie dimenticate. Purtroppo però si tratta di un programma che necessita di un progetto e di alcune autorizzazioni, e non le abbiamo ottenute in tempo. Non voglio svelare la nostra intenzione, la burocrazia ci ha rallentato anche in questo caso. Non posso non esprimere il mio rammarico per quanto successo proprio alla stazione di Padula, teatro dell’evento dello scorso anno: scarti edili, rifiuti ingombranti e sacchi di spazzatura sono un po’ dovunque. Peccato, perché avevamo dato un bel segno di civiltà grazie al lavoro di tanti ragazzi volenterosi ma evidentemente qualcuno non ama il suo territorio. Le foto pubblicate sul nostro blog sono più che eloquenti”.

L’attività del Comitato risulta essere comunque quotidiana: “Ogni giorno cerchiamo di tenere alta l’attenzione sulla Sicignano – Lagonegro, con telefonate, messaggi, articoli e altro. Purtroppo la politica ha i suoi tempi che non coincidono mai con le esigenze dei cittadini. Anzi, pur trovando talvolta persone disponibili, resta una diffidenza di fondo dovuta a come vanno le cose e spesso ci si sente profondamente abbandonati. Non di rado andare a parlare di ferrovia nei palazzi del potere è un misto di speranza e rabbia. Ma non demordiamo e abbiamo tanti fronti aperti. La scorsa settimana l’assessore ai Trasporti lucano Berlinguer ha contattato il direttivo di sua spontanea volontà e telefonicamente ha assicurato il suo impegno come Regione trainante per riavere la linea”.

Infine, il co-presidente chiude ringraziando chi sostiene il Comitato a livello morale. “Intraprendere una battaglia come questa – conclude Della Corte – è un percorso ad ostacoli, c’è chi pensa che ci siano grossi interessi personali sotto e chi deride le attività pensando che tutto debba restare com’è. Ovviamente le opinioni altrui, se discordanti dalle nostre, vanno rispettate ma non ci scalfiscono. Siamo sicuri che dopo quasi trent’anni riavere la Sicignano – Lagonegro sia una cosa giusta e necessaria, e pertanto andiamo avanti. Per riaverla occorre un impegno quotidiano. Vorrei ringraziare personalmente tutti i cittadini che anche solo con un messaggio, un mi piace su Facebook o un’e-mail in cui ci spediscono foto della linea in funzione non ci abbandonano e ci fanno sentire più determinati nel raggiungimento dell’obiettivo”.

Alessandra Agrello