SITA SUDL’accordo nell’ennesima riunione organizzata a Palazzo Santa Lucia, salta definitivamente. E il rischio che la Sita possa, dal prossimo primo agosto, abbandonare la Campania assume connotati sempre più reali.

L’azienda, rappresentata dal direttore Simone Spinosa, e l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, non hanno trovato un accordo sul debito pregresso di 7 milioni di euro. “Eravamo venuti anche incontro alle esigenze di Vetrella – ha ribadito Spinosa – Volevamo accettare tutte le condizioni del nuovo contratto a 2,20 euro per ogni chilometro effettuato, conteggiando soltanto i servizi minimi e, quindi, vendendo incontro alle esigenze dell’amministrazione Caldoro. Ma alla richiesta di discutere dei conti inerenti al passato ci è stato detto che non era possibile programmare nulla. Credo che, a questo punto, si sia arrivati a un punto di non ritorno”.

Dinanzi al rifiuto di Vetrella, Spinosa ha deciso di abbandonare il tavolo delle trattative. Sale, dunque, la tensione tra i 439 lavoratori della Sita: gli esuberi potrebbero scattare dall’estate inoltrata. “Se non riceveremo segnali, – continua Spinosa – questa settimana saremo costretti a discutere con le organizzazioni di categoria per il futuro. Se dalla Regione tutto tace noi non ci mettiamo nulla a convocarli”. I lavoratori, vista la gravità della situazione, potrebbero tornare in piazza, insieme ai tanti utenti, per protestare.

“Sui sette milioni abbiamo detto anche che si potevano anche riformulare i conteggi, calcolando la nuova somma con l’attuale corrispettivo di 2,20 euro e non più di 1,95. Ma il no è stato categorico”, ha concluso Spinosa che, ribadendo il suo dispiacere per la scelta obbligata, ne ha sottolineato l’imminente necessità.