baginibaginiAlbanella. A quattro mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale di Albanella, Enzo Bagini, a capo dell’opposizione, ha valutato l’operato del nuovo sindaco Renato Josca e dei suoi sostenitori.

Come valuta i primi 4 mesi dell’amministrazione Josca?
“È un’amministrazione più del no che del sì. Alcuni no sono giusti, come quello alla costruzione del mega impianto di biogas, altri inspiegabili, come il caso del PUC (piano urbanistico comunale). Lo scorso aprile l’ufficio tecnico aveva dato la sua approvazione al PUC, oggi, con un’amministrazione diversa, il parere dell’ufficio tecnico è cambiato. Come opposizione abbiamo chiesto delucidazioni su questi pareri, ma l’ufficio tecnico non ci ha, ad oggi, dato alcuna risposta”.

Qual è il suo parere, invece, sulla maggioranza che sostiene l’amministrazione?
“La maggioranza è appiattita sulle posizioni della giunta, la maggioranza non svolge realmente il proprio ruolo”.

Il suo giudizio su questi primi quattro mesi è quindi positivo o negativo?
“Tenderei a sospendere il giudizio perché, devo dargliene atto, si sono ritrovati a gestire molte questioni ereditate dalla vecchia amministrazione”.

Come si è mossa l’opposizione in questi quattro mesi?
“Abbiamo portato avanti 4 proposte che, però, sono state bocciate in Consiglio comunale. Proposte importanti e dettate dal buon senso, come la rateizzazione della TARI per venire incontro alle difficoltà di quei cittadini che non possono permettersi di pagare in un’unica soluzione; le agevolazioni per le aziende; l’esenzione dell’IMU per le abitazioni in comodato d’uso per parenti di primo grado; l’ampliamento delle agevolazioni fiscali per le attività aperte nel centro storico fino a 3 anni dall’inizio dell’attività. Tutte idee condivisibili ma che hanno incontrato, inspiegabilmente il “no” dell’Amministrazione. Mi auguro che queste proposte vengano riprese e fatte proprie dalla maggioranza, non importa chi le porta avanti, noi le voteremo comunque proprio perché guidate dal buon senso”.

Qual è il rapporto tra maggioranza ed opposizione?
“Dal nostro punto di vista si tratta di un rapporto dinamico e aperto, un confronto di idee, programmi e metodi di lavori. Non si tratta di collaborazione, non siamo né collaborazionisti né collaterali”.

Ci sono delle azioni dell’amministrazione Josca che lei valuta positivamente?
“Oltre al no all’impianto di biogas, è stata importante anche la giornata ecologica Noi Albanella – Un giorno in festa, utile per instaurare nei cittadini la consapevolezza che il bene pubblico è di loro proprietà. Una bella iniziativa, che avrebbe potuto acquistare ancor più valore se inserita in un programma di azioni di questo tipo. Ma come dicevo in precedenza, siamo ancora in attesa di vedere qualche proposta dopo le numerose promesse fatte in campagna elettorale”.

Quali sono le prossime mosse dell’opposizione?
“Prossimamente presenteremo la nostra giunta ombra, per dimostrare il nostro impegno con gli elettori. Ad ogni proposta della maggioranza ci sarà quindi una nostra controproposta o un eventuale plauso per l’idea portata avanti dalla maggioranza stessa. L’opposizione è compatta nella sua quasi totalità, una situazione che si verifica molto raramente, in quanto le liste civiche che non vincono le elezioni tendono rapidamente poi a sfaldarsi. Per quanto concerne le nostre iniziative, a breve abbiamo intenzione di proporre in Consiglio Comunale, come previsto nel nostro programma, una di regolamento per sagre, eventi e manifestazioni.

Nei giorni scorsi lei ha invitato a valutare con attenzione la vicenda del Piano di Zona S7. Come si dovrebbe comportare il Comune di Albanella?                                                                                                                                                                                                                                                  “È evidente che nella questione del Piano di Zona ci siano delle incongruenze contabili che inducono ad agire con prudenza. In attesa dell’esito delle indagini, credo sia doveroso pensare con attenzione all’utilità di far parte del Piano. A fronte di migliaia di euro versati ogni anno, quali servizi otteniamo? Il Piano in realtà esiste solo sulla carta. Negli ultimi 3 anni è stato praticamente inesistente, e per questo abbiamo provato a sostituire il comune di Capaccio-Paestum dal ruolo di capofila. Io credo che dobbiamo ripensare tutte le strategie prima di impegnarci ulteriormente”.

Quali sono i progetti per il futuro di Albanella?
“L’amministrazione Josca non ha una visione futura. Hanno un’idea del centro storico di Albanella come quando erano bambini e ho il timore che vogliano cristallizzare quella loro visione. Il centro storico di Albanella ha le potenzialità per essere rilanciato ma bisogna passare per un rinnovamento ed un’innovazione delle idee. La gente deve tornare a vivere il centro storico di Albanella e per fare ciò è fondamentale dare dei servizi che ovviamente hanno un costo. Negli scorsi anni è stato tentato il rilancio di Albanella puntando sull’aspetto gastronomico e non ha prodotto risultati eccellenti. Io penso che Albanella debba divenire il borgo del bello e dell’intelligenza, un luogo dove possa essere dato spazio a chi non lo trova in altre realtà. La provocazione che può essere lanciata è questa: mettere in piedi nel centro storico di Albanella uno studio di registrazione gratuito, o quasi, per dare spazio a tutti i nuovi cantautori italiani. Noi abbiamo una manifestazione, “Botteghe d’Autore”, che in quasi dieci anni è riuscita ad imporsi a livello nazionale malgrado non sia mai stata supportata né dalla precedente amministrazione, né da quella attuale. Un evento del genere può essere la testa di ponte per aprire il nostro territorio a realtà esterne. Il centro storico non può essere solamente la riproposizione di antichi mestieri”.