inceneritoreSalerno. L’Associazione ambientalista salernitana Fare Verde Onlus aderisce alla campagna nazionaleBlocca lo Sblocca Italia”, al fianco dei cittadini e dei comitati locali, per denunciare eventuali  danni all’ambiente che potrebbero essere provocati dal decreto “Sblocca Italia” ideato dal governo Renzi.

Il decreto, messo a punto dal nuovo ministro Gian Luca Galletti, che porta avanti le strategie già messe in piedi dal precedente governo Letta, prevede la costruzione di nuovi impianti di termotrattamento e quindi l’ampliamento della rete nazionale integrata di inceneritori già esistenti su tutto il territorio nazionale.

Il provvedimento dà il via libera di fatto alla circolazione dell’immondizia da una regione all’altra; rifiuti che continueranno ad essere bruciati non solo dagli inceneritori già attivi, ma anche da altri previsti nel prossimo futuro.

Secondo l’Associazione Fare Verde Onlus il decreto, invece di valorizzare il settore turistico ed eno-gastronomico, caratterizzante il ricco patrimonio del nostro Bel Paese, punta sul comparto idrocarburi come fonte di guadagno, favorendo le società che gestiscono e realizzano gli impianti da una parte e danneggiando la salute dei cittadini dall’altra:

“In pratica, profitti per pochi, trivelle e cambiamenti climatici per tutti. È incentivata la costruzione di altri inceneritori invece del riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti. In Italia esistono già 55 inceneritori che, proprio grazie alla differenziata e al riciclo, hanno difficoltà a reperire “materia” da bruciare. Infine, si realizza la privatizzazione dell’acqua andando contro il voto espresso nel referendum da 26 milioni di italiani.”

Con queste parole, il presidente regionale  di Fare Verde Campania Onlus Giuseppe Solla definisce il provvedimento come “un’aggressione all’ambiente senza precedenti, che condanna l’Italia all’arretratezza di un’economia basata sul consumo intensivo di risorse non rinnovabili e concentrata in poche mani.”

Oltre Fare Verde, al fianco delle popolazioni e dei comitati locali, alla mobilitazione saranno presenti ben 200 realtà territoriali, tra associazioni, movimenti, comitati e amministrazioni comunali – come quello dell’Associazione “Comuni Virtuosi” – che con un serio lavoro che dura da anni, hanno contribuito a svelare scandali, prevenire disastri, proporre soluzioni e cercare di salvare quello che è rimasto del Belpaese.

La mobilitazione sarà indetta dal Coordinamento Nazionale ed è prevista nei prossimi giorni.