lucia russoAlbanella. “Da lunedì 17 novembre 2014 si è liberato un posto in più, ho rassegnato le mie dimissioni, non so se il futuro riserverà a me ed alla mia famiglia un futuro migliore, quello che so è che mi sento finalmente libera, libera, libera dal dover fingere, dal dover ringraziare, dal dover disobbligarmi.
Vorrei che i nostri figli possano avere un futuro migliore in questo nostro paese ma per fare in modo che questo accada tutti noi dovremmo essere migliori e dovreste esserlo soprattutto Voi che avete la responsabilità di guidare il Paese
”. È con queste parole piene di dignità che si conclude la lettera-confessione, di una donna, Lucia Russo, di Albanella, indirizzata al sindaco Renato Iosca e all’Amministrazione.

La signora Lucia ha rassegnato le sue dimissioni perché stanca di dover ringraziare continuamente i politici di turno per i suoi 400 euro mensili che guadagnava come operatrice nella mensa scolastica. La sua decisione arriva dopo molti anni nei quali si è definita una “privilegiata”, ma soprattutto quando ha visto colleghe esperte lasciate senza lavoro per fare posto alle nuove “protette” dei politici di turno che dopo la vittoria alle elezioni dovevano restituire i favori promessi.

Mi rendo conto che è una lotta tra poveri, una lotta tra disperati e se avessimo una classe politica migliore o semplicemente degli uomini migliori al comando in qualche modo questa lotta potrebbe essere governata con ragionevolezza, con buon senso, con moderazione. Invece no ad ogni cambio di amministrazione la stessa storia la stessa identica storia di sempre, i privilegiati, i raccomandati, coloro che hanno avuto la fortuna di poter guadagnare per qualche mese la miseria di quei 300, 400 euro a sperare di essere riconfermati e la nuova orda di disperati che forte del voto appena corrisposto al Sindaco, all’assessore di turno pretende di essere ripagata prendendo il posto degli altri” scrive la signora Lucia.