vassalloBogotà (Colombia). Bruno Damiani, detto il Brasiliano, è al momento l’unico indagato per l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Damiani, rinchiuso per spaccio di droga nel carcere di Bogotà ha parlato con il suo avvocato, Michele Sarno, rilasciando alcune dichiarazioni in merito all’omicidio di Vassallo, come riporta il quotidiano La Repubblica.

“Capisco il dolore del figlio del sindaco Vassallo e della famiglia, ma di quell’omicidio non so nulla. Come ho sempre detto e come ho ribadito nei giorni scorsi ai magistrati non ho ucciso il sindaco di Pollica e non sono responsabile di questo delitto. Non ho mai avuto discussioni di alcun tipo con Vassallo e non mi ha mai affrontato per nessuna ragione”, spiega Damiani smentendo chi invece sostiene che tra i due, pochi giorni prima dell’omicidio ci fosse stato un diverbio in quanto il sindaco lo avrebbe accusato di spacciare droga ad Acciaroli.

Damiani risponde anche al pentito di camorra che lo accusa ”chi dice queste cose mente sapendo di mentire e riferisce cose non vere. Forse solo con l’intento di calunniarmi e di depistare l’indagine”.

Il Brasiliano ha poi chiesto di essere estradato in Italia: “Ho chiesto e ho dato la mia disponibilità ad essere estradato immediatamente perché intendo chiarire le vicende processuali che mi riguardano cosi da poter poi tornare in libertà. Voglio lanciare un appello alle autorità italiane, affinché intervengano nei confronti di quelle colombiane in modo da accelerare il mio rientro in Italia”.