testa-di-maiale-de-lucaSalerno. La sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Salerno condanna il 35enne salernitano M.D.M. a 3 anni, con la riduzione frutto del rito abbreviato e del vizio parziale di mente, per tentata estorsione attuata con metodo mafioso.

L’uomo nel novembre 2013 lasciò una testa di maiale mozzata sulla cassetta della posta del sindaco Vincenzo De Luca. Per ora il 35enne continuerà a scontare la pena in regime di libertà semi vigilata in una comunità dove l’uomo è stato trasferito dall’ospedale psichiatrico di Aversa.

Tuttavia, il 35nne dovrà risarcire di 7mila euro a testa il sindaco, il direttore di Salerno Pulita, Vincenzo Beluto, e il Comune di Salerno che si sono costituiti parte civile nel processo. Il Tribunale, infatti, non ha accolto la tesi dell’infermità mentale totale che avrebbe reso l’uomo impunibile.

M.D.M. in realtà ha sempre negato di essere il responsabile del gesto intimidatorio nei confronti di De Luca, anche se le indagini lo smentirebbero. Ha ammesso, invece, l’assalto alla sede di Salerno Pulita, dove minacciò il direttore e imbratto i muri di escrementi per protestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro.