de luca campaniaSalerno. “La mia parola d’ordine è mai più ultimi. Mai più ultimi è una sfida a noi e a tutti, in una Regione che è ultima per uso dei fondi europei, per reddito pro-capite, per livelli di assistenza e per trasporto e primi per emigrazione giovanile” lo dice Vincenzo De Luca a Lira Tv parlando del suo programma elettorale La  Terra delle Idee. Il candidato alle primarie del Pd individua nel lavoro l’obiettivo principale da perseguire.

Creare lavoro facendo della Campania il più grande distretto turistico e la più grande piattaforma logistica d’Italia. Proviamo ad immaginare, con l’uso dei fondi europei, quello che può succedere facendo la bonifica della fascia costiera domiziana, dell’area di Pozzuoli, di Bacoli, di Bagnoli, delle isole, delle costiere. E proviamo ad immaginare il decollo non solo della fascia costiera, ma anche di alcuni settori come il turismo enogastronomico, religioso, archeologico. E ancora lo sviluppo di settori produttivi, come quello dell’agricoltura e dell’industria. E, infine, la risoluzione delle grandi emergenze che attualmente ci bloccano”.

In merito alle primarie De Luca, rivolge un invito al voto “sono aperte a tutti” dice e si augura di essere scelto perché è una persona che si propone “non sulla base delle parole, ma sulla base dei fatti, di quello che ho realizzato. Cinque anni fa mi sono dimesso dalla Regione, rinunciando a 15mila euro al mese e al vitalizio, perché ho ritenuto più utile completare il grosso del lavoro nella mia città, perché oggi questo è divenuto un esempio di quello che si può fare. Oggi, grazie a quella scelta, possiamo proporre un modello di governo che è il più dinamico e apprezzato d’Italia. Questo consente di parlare a me, non a chi i problemi li ha creati, dai rifiuti, al debito sanitario, allo spreco dei fondi comunitari: io posso parlare, altri no. I cittadini scelgano con grande serenità, ma anche con spirito di verità: non vorrei che, a furia di fare i galantuomini e di stendere un velo pietoso su certe vicende, si finisca per dimenticarle”.