damianiBruno Humberto Damiani tornerà in Italia. Unico indagato per la morte del Sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso nel Cilento con nove colpi di pistola il 5 settembre del 2010. A condurre le indagini fino ad ora, il Procuratore di Salerno Rosa Volpe.

Damiani è stato rinchiuso nel carcere di Bogotà, in Colombia, perché pare sia legato agli ambienti malavitosi salernitani. Il suo ritorno in Italia è necessario dal momento che il “brasiliano” deve comparire dinanzi ai giudici per rispondere di altri capi di imputazione, quali estorsioni e spaccio. È in corso, infatti, un processo, rinviato a marzo, per estorsioni al mercato ittico e altre attività commerciali nel salernitano.

Per quanto riguarda il suo coinvolgimento nel caso Vassallo, il suo legale, Michele Sarno,  già lo scorso dicembre sottolineò, durante una conferenza stampa, “l’estraneità ai fatti di Damiani nell’omicidio Vassallo”. Ad aggravare la posizione di Damiani, la testimonianza di un Carabiniere in vacanza a Pollica nell’estate dell’omicidio. Questi avrebbe, infatti, notato movimenti sospetti all’esterno di un bar dove Angelo Vassallo stava prendendo un caffè. Di fronte al locale sarebbe passato più volte il “brasiliano” in compagnia di altre persone. A gettare maggiori ombre sulla vicenda, la questione legata allo spaccio di droga nel porto di Acciaroli, che Vassallo avrebbe scoperto e tentato di reprimere, oltre che la testimonianza che emerge dai registri dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dove una notte di agosto del 2010 Damiani  giunse  ferito al gluteo. Sicuramente il ritorno di Damiani è fondamentale per sciogliere il nodo di un caso rimasto irrisolto da anni.