tickett_sanitarioBloccare l’esenzione del ticket agli over 65. Pare sia questa la prossima probabile mossa nella gestione della sanità, come riporta il quotidiano “Il Mattino“. Le Regioni sono divise: la proposta, infatti, ha subito suscitato, reazioni contrarie e prese di distanza anche da parte dei rappresentanti degli stessi enti locali.

In vista del prossimo incontro fra Assessori alla Sanità e Regioni, previsto per venerdì prossimo, il coordinatore degli Assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto, spiega che la proposta è quella di togliere l’attuale esenzione dal pagamento dei ticket sanitari al compimento dei 65 anni e prevederla solo per anziani con pensioni sociali, patologie gravi, per chi è disoccupato o per le famiglie numerose.

“Le aspettative di vita sono aumentate – rileva Coletto – e si va in pensione più tardi; dunque non ha senso dare esenzioni a persone non afflitte da gravi patologie. Non si toglie nulla a nessuno ma si sposta l’attenzione verso chi ne ha più bisogno”. Posizione non  condivisa, però, da tutti gli Assessori.

Ad ogni modo, aveva precisato Coletto: “I nostri sono indirizzi ma è il ministero della Salute poi a doverli recepire. Per ora non sappiamo cosa ne pensi il ministero”.
Un invito alla cautela arriva anche da Donata Lenzi, capogruppo Pd nella commissione Affari sociali: “La revisione del ticket è un obiettivo del Patto della Salute siglato nel scorso luglio, dunque la discussione è aperta e ogni proposta merita attenzione. Tuttavia gli Assessori regionali alla Sanità ben sanno che i ticket alti stanno allontanando le persone dall’accesso alle cure. Quindi confrontiamoci ma questa idea deve essere valutata con prudenza”.

La questione cruciale resta quella della scarsità delle risorse finanziarie cui le Regioni devono far fronte e su questo punto Coletto tira in ballo anche i Livelli essenziali di assistenza (Lea), la cui revisione dovrebbe essere annunciata a giorni: “Non possiamo, a fronte dei tagli previsti dalla Legge di Stabilità, prevedere ulteriori Lea nel nuovo Patto per la salute: significherebbe far fallire le Regioni”.

Sui ticket, lo stesso ministro della salute, Beatrice Lorenzin, già nei mesi scorsi aveva previsto una revisione della compartecipazione alla spesa sanitaria, e si era a più riprese parlato di una partecipazione alla spesa basata sul reddito.
Si sta lavorando, quindi, su nuovi indicatori per le esenzioni per reddito e patologia. Il sistema dovrebbe considerare la condizione reddituale e la composizione del nucleo familiare.