fabianiNessun sussulto. Il mercato della Salernitana si chiude con tanti rimpianti ma senza la punta tanto agognata da staff tecnico e tifoseria. Una giornata incredibile, con un epilogo clamoroso. E pensare che Fabiani per tutta la giornata aveva portato avanti ben quattro trattative. Da Fioretti a Della Rocca, passando per Betancourt e chiudendo col bluff Paoulcci. Tante chiacchiere ma zero fatti, per una squadra che si ritrova a lottare da qui fino a maggio solo con Calil e Mendicino, coppia gol che in questo avvio di 2015 ha messo a segno solo due reti, entrambe del brasiliano.

La giornata milanese di Fabiani e De Rose si apre con la speranza di chiudere subito l’affare Fioretti. L’attaccante della Spal annuncia l’accordo col sodalizio granata ma ci sono settantamila euro da versare nelle casse del club biancoazzurro che Lotito vorrebbe risparmiare. Così, in attesa di trovare un accordo nel pomeriggio, il ds granata deve spegnere le intenzioni di Negro di lasciare Salerno e chiudere allo scambio con Della Rocca. L’esterno non cambia idea ma nel primo pomeriggio una telefonata di patron Lotito rasserena l’ex Benevento, pronto a recitare un ruolo da protagonista nella lunga volata verso la B.

Fabiani attende buone nuove da Lotito e si fionda di nuovo nel box della Spal per cercare di mettere a segno il colpo Fioretti. Le richieste del club romagnolo diminuiscono ma la Salernitana, forte dell’accordo con il calciatore, forza la mano ricevendo un “no” secco. Lotito allora prova personalmente a chiudere la questione trattando con Della Rocca, scindendo l’approdo dell’attaccante del Lecce dall’affare Negro. Nessun accordo nemmeno con la punta ormai fuori dai piani tecnici del club salentino e l’ennesimo tentativo per Fioretti viene stoppato ancora una volta dal co-patron proprio sul più bello.

Le 23 si avvicinano. Menichini, in coppia con Fabiani, si oppone alla proposta del Bologna di cedere ai granata in prestito Ruben Betancourt, giovane attaccante uruguaiano in attesa di una chance per dimostrare il suo valore in Italia. Intorno alle 21 la querelle bomber sembra giungere al termine. Fabiani si riversa nel box del Latina con l’intenzione di portare a casa Michele Paolucci, ex centravanti del Siena, in lista di sbarco dal club pontino. L’affare viene chiuso in pochi minuti, prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo in caso di promozione. Quando tutti sembrano esser pronti a firmare i contratti, qualche ingranaggio s’inceppa. Il Latina non riesce a chiudere per Jefferson, bomber pronto a prendere il posto in rosa del partente Paolucci, il quale dimostra qualche remora sulla durata del contratto. Troppo pochi i due anni e sei mesi offerti dalla Salernitana rispetto al quadriennale ancora in essere con la maglia del Latina.

I minuti diventano frenetici ma non si arriva ad una soluzione. Fabiani abbandona stizzito il meeting con la dirigenza pontina e ritorna a casa tra mille pensieri e senza nessun attaccante. Con Della Rocca accasatosi al Novara, Litteri e Sforzini protagonisti di uno scambio fra Entella e Latina, Cani al Leeds e Fioretti ancora alla Spal, per la Salernitana la chiusura del mercato diventa un film horror da dimenticare al più presto. La palla ora passa alla squadra, con uno spogliatoio da ricostruire e un obiettivo da perseguire per continuare a sognare.

Sabato Romeo