goriLa Salernitana non muore mai. Sull’ostico campo di Catanzaro, i granata vincono all’ultimo secondo grazie alla zampata di Cristea, bomber rumeno capace di regalare tre punti pesantissimi ai suoi proprio quando l’uno a uno sembrava ormai scritto. Un gol che permette ai campani di superare di nuovo il Benevento ed issarsi in vetta alla classifica, con due lunghezze di vantaggio proprio sui sanniti. Una partita difficile per i campani, in difficoltà nel primo tempo e rimontati a pochi minuti dalla fine dal tap-in di Razzitti dopo il gol illusorio di Negro. Poi però, Cristea trova la deviazione vincente che fa impazzire i tifosi granata e permette di rompere il tabù Ceravolo, mai espugnato dal club di Via Allende nella sua storia.

Menichini conferma le anticipazioni della vigilia e schiera la sua squadra con il consueto 4-3-3. Presenti in attacco sia Gabionetta che Negro, mentre in difesa c’è Lanzaro, nonostante il grave lutto subito ieri e l’arrivo in ritiro in piena nottata. La partenza dei granata è subito pimpante. Al secondo minuto Pestrin sventaglia per Negro che mette al centro ma la difesa locale in qualche modo allontana. Ospiti che provano a far girare la palla per aprire la scatola giallorossa, ben arroccata in difesa e in attesa dal momento giusto per colpire in contropiede. Al 13′ il Catanzaro prova a rendersi pericoloso con un tentativo di Zappacosta che però calcia male da buona posizione. La Salernitana soffre il ritorno dei locali e al 18′ prova a svegliarsi con un tentativo dalla lunga distanza di Moro che Bindi blocca centralmente. Al 22′ intervento prodigioso di Gori che salva su colpo di testa di Russotto, tutto solo nel cuore dell’area piccola. Sul capovolgimento di fronte Negro s’invola sulla destra ma il suo cross teso non trova la deviazione di nessun compagno verso i pali di Bindi.

I granata non riescono a ripartire e al 27′ il Catanzaro si accende ancora con Mancuso che, dopo un dribbling stretto su Trevisan, prova la rasoiata ma Gori, con l’ausilio del palo, sventa la minaccia. La Salernitana palesa grandi limiti in attacco, nonostante Gabionetta si dimostri l’uomo in più palla e voglioso di accendere una squadra spenta e in grossa difficoltà in mezzo al campo nonostante la superiorità numerica. Al 36′ ancora Russotto duetta bene con Razzitti e calcia dal limite dell’area ma Gori è ancora una volta provvidenziale e devia in angolo. Un minuto dopo ancora Mancuso scappa sulla sinistra e mette al centro per l’accorrente Zappacosta che di testa manda di poco alto. Il primo tiro in porta degli ospiti arriva solo al 39′ con un cross sballato di Tuia che però Bindi, preoccupato dalla strana traiettoria, alza in angolo. Il Catanzaro però spinge e fa paura, chiudendo i granata nella propria metà campo, incapaci di ripartire e preoccupati dalla spinta dei locali. Dopo i due minuti di recupero, il duplice fischio finale di Baroni sa tanto di liberazione e permette ai granata di riordinare le idee dopo un primo tempo da dimenticare.

La ripresa si apre con una punizione pessima di Negro da ottima posizione, immagine di una prestazione sottotono di uno degli uomini più attesi dopo il k.o. con il Matera. Al 52′ Gabionetta prova il sinistro sugli sviluppi di un corner ma la palla si perde alta. Sanderra deve rinunciare all’infortunato Giampà ed inserisce l’ex Mounard, idolo della torcida campana. La Salernitana prova ad alzare il baricentro e mette alle corde il Catanzaro che arretra e non poco il proprio raggio d’azione. Menichini al 60′ prova la carta Cristea al posto di un nervoso Mendicino. Il rumeno ci mette quattro minuti per entrare in partita. Fuga sulla destra e assist preciso per Negro che col destro fulmina Bindi e fa esplodere i 400 tifosi granata presenti al “Ceravolo”. Sanderra prova a scuotere i suoi inserendo una prima punta, Bernardo, per l’eclettico Mancuso. Al 75′ Lanzaro commette fallo sulla sinistra e Baroni lo sanziona con il doppio giallo, lasciando così i granata in dieci.

Menichini corre subito ai ripari inserendo Bocchetti al posto di Negro e passando così ad un 4-3-2 d’emergenza. Razzitti prova subito a sfruttare la superiorità numerica ma Gori risponde presente. Al 78′ succede di tutto in area granata. Cross teso di Zappacosta e deviazione di Pestrin che porta Gori a compiere un altro incredibile intervento. Sulla ribattuta, Bocchetti è bravo ad anticipare Razzitti ma sulla sfera arriva Squillace che però sbatte ancora su uno strepitoso Gori. All’84’ però l’estremo difensore non è esente da colpe sul pari dei locali. Bomba da lontano di Mounard, Gori non trattiene e sulla ribattuta Razzitti arriva prima di tutti e mette dentro a porta vuota. Menichini prova il tutto per tutto inserendo Perrulli al posto di Pestrin e varando un più offensivo 4-4-1. All’ultimo secondo però succede l’incredibile. Cross in area, sponda di Bocchetti e Cristea trova la deviazione che vale la vittoria e di nuovo il primato in solitaria.

CATANZARO (4-4-1-1): Bindi; Calvarese (dall’88’ Daffara), Squillace, Giandonato, Rigione; Ghosheh, Giampà (dal 53′ Mounard), Zappacosta, Razzitti; Russotto, Mancuso (dal 70′ Bernardo). A disp: Migani, Orchi, Badara,  Ilari. All: Sanderra.

SALERNITANA (4-3-3): Gori; Tuia, Lanzaro, Trevisan, Franco; Moro, Pestrin (dall’87’ Perrulli), Bovo; Gabionetta, Mendicino (dal 59′ Cristea), Negro (dal 75′ Bocchetti). A disp: Russo, Bocchetti, Grillo, Tagliavacche, Favasuli. All: Menichini.

Arbitro: Baroni di Firenze.

Rete: 64′ Negro, 84′ Razzitti, 95′ Cristea.

Espulso: Lanzaro

Ammoniti: Russotto, Squillace (C), Franco, Tuia, Negro, Cristea (S)

Note: recupero (2′ p.t., 5′ s.t.), spettatori: 2628.

Sabato Romeo