CartesdeBelleville-EtsyIl 1 aprile, da tradizione, si festeggia il pesce d’aprile, ma cos’è e perché si festeggia proprio il 1 aprile?

Una possibile origine dello scherzo d’aprile potrebbe essere data dalla data della morte di Gesù che secondo il calendario Gregoriano avvenne il 1 aprile del 33. I nemici del cristianesimo potrebbero aver adottato questa data per burlarsi dei cristiani che credevano in Gesù. Il pesce potrebbe essere stato preso dall’usanza dei primi cristiani di farsi riconoscere con il segno del pesce, il cui nome in greco formava l’acrostico per “Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore”

Prima dell’adozione del calendario Gregoriano, nel 1582, il Capodanno era celebrato dal 25 marzo al 1 aprile (l’anno nuovo coincideva con il ritorno della primavera). Una delle ipotesi più accreditate vuole dunque che, a seguito del cambiamento, non tutti si abituarono al cambiamento e vennero quindi additati come gli “sciocchi d’aprile”. Da qui l’origine burlesca dell’1 aprile.

Infatti, in Europa, i festeggiamenti del primo d’aprile diventano usanza intorno alla fine del 1500. Nella Francia di Re Carlo IX e nella Germania degli Asburgo prende via la tradizione che si diffonde poi in Inghilterra (nel XVIII secolo) e negli altri stati europei.

Nel 1564 il re francese stabilì, con il decreto di Roussillon che il primo giorno dell’anno fosse il 1 gennaio.Anche il calendario gregoriano sceglierà qualche anno dopo la stessa data per festeggiare il Capodanno.

La leggenda vuole che molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuassero a scambiarsi regali, festeggiando il Capodanno come ai vecchi tempi.

Dei burloni iniziarono così, per sbeffeggiarli, a consegnar loro regali assurdi o vuoti durante feste inesistenti. Nel regalo vuoto si poteva trovare un biglietto con scritto “Poisson d’Avril”: pesce d’aprile in francese.

Un’altra ipotesi è quella che associa il pesce d’aprile ad uno  scherzo di Marco Antonio a Cleopatra.  Pare che durante una gara di pesca il generale romano abbia cercato di barare: per non fare brutta figura aveva fatto attaccare all’amo della sua canna, da uno schiavo, un grosso pesce. Ma Cleopatra l’aveva scoperto e aveva fatto sostituire la preda con un finto pesce fatto di pelle di coccodrillo per poi poterlo sbeffeggiare.