salernitanaSconfitta con rimpianti. Una brutta Salernitana cade al “Menti” di Castellamare contro una Juve Stabia cinica ed aggressiva, brava a sbloccare il match nei minuti iniziali e a condurlo senza grossi patemi. Granata non pervenuti, con tanti errori in difesa e troppo leggera in attacco, incapace di mettere in difficoltà Pisseri e compagni per buona parte dell’incontro. La vittoria del Matera sul Benevento lascia però tutto inalterato: restano i cinque punti a tre gare dalla fine ma i rimpianti, di portare la B ad un passo, restano sia nel gruppo che nei tifosi.

Menichini conferma le anticipazioni della vigilia schierando la sua Salernitana con il 3-5-2. L’unico ballottaggio viene vinto da Gabionetta, che fa da spalla all’unica punta Calil. L’inizio dei granata però è da choc. Punizione tesa di Contessa dopo appena un minuto di gioco e deviazione vincente di Jidayi che fa esplodere il Menti. Il colpo tramortisce gli ospiti che però al quarto sfiorano subito il pari. Punizione al bacio di Gabionetta e palla che sfiora il palo prima di finire sul fondo. Le vespe sono scatenate, con un 4-4-2 che fa male alla difesa granata quando Bombagi e Carrozza si spostano tra le linee, creando non pochi pericoli a Gori. Al 18′ Bombagi lancia Nicastro che elude il fuorigioco, salta Gori ma trova il palo a dirgli di no. Sulla ribattuta arriva Ripa ma Lanzaro è sontuoso ed evita il peggio.  Pochi istanti dopo Gori è super su una girata al volo di Carrozza da pochi passi. La Salernitana non riesce a scuotersi, dimostrandosi contratta e senza profondità, con Migliorini e Polak che non soffrono mai le sortite di Calil e compagni. Gli unici due tentativi da registrare sono due conclusioni da lontano di Moro e Franco che però non fanno male. Poco prima dell’intervallo la chance giusta arriva sui piedi di Carrozza ma l’esterno, tutto solo, si fa bruciare da Gori in uscita bassa.

La ripresa si apre con una Salernitana più aggressiva e più offensiva, dopo il cambio fra Bocchetti e Negro ed il successivo passaggio al 4-3-3. Proprio l’ex Benevento prova la girata in piena area stabiese ma Migliorini devia in angolo. Sul corner seguente Tuia prende il tempo a Pisseri ma non trova la porta. Al 57′ la Juve Stabia sfiora il raddoppio con una punizione meravigliosa di Bombagi che accarezza l’incrocio e si perde sul fondo. Menichini prova a scuotere i suoi e gioca la carta Cristea per uno spento Calil ma deve dire grazie a Gori, straordinario in un’uscita spericolata per fermare la corsa verso il gol di Carrozza. I granata non riescono ad accendersi e Menichini prova il tutto per tutto con la mossa Mendicino, inserito al posto di Bovo. La reazione c’è ed è furente. Moro prova il destro non trovando la porta di Pisseri mentre all’85’ Gabionetta si accentra e calcio a giro trovando il palo a dirgli di no. Nel finale il forcing si fa più insistente ma è improduttivo, con la Juve Stabia che al triplice fischio finale può esultare.

JUVE STABIA (4-4-2): Pisseri, Cancellotti (dal 90′ Romeo), Contessa, La Camera, Polak, Migliorini, Nicastro, Jidayi (dal 71′ Maiorano), Ripa, Bombagi, Carrozza (dall’81’ Caserta). A disposizione: Santurro, Liotti, Burrai, Gomez. Allenatore: M. Savini

SALERNITANA (3-5-2): Gori; Tuia, Lanzaro, Bocchetti (dal 46′ Negro); Colombo, Moro, Pestrin, Bovo (dal 75′ Mendicino), Franco; Calil (dal 71′ Cristea), Gabionetta. A disposizione: Russo, Trevisan, Pezzella, Favasuli. Allenatore: L. Menichini.

Arbitro: Dei Giudici di Latina (Rizzato – Rossini).

Marcatori: 2’pt Jidayi (J).

Ammoniti: Tuia, Bocchetti, Colombo e Pestrin (S), Jidayi, Carrozza (J).

Note: angoli: 3-4, recuperi: 1’pt; 3’st.

Sabato Romeo