Salernitana-Livorno-a

Salerno is Back. Recitava così uno striscione esposto in curva all’inizio della gara con il Barletta. Una speranza quella chiamata Serie B esaudita grazie al successo casalingo e  al contemporaneo pari del Messina al Vigorito di Benevento, capace di far volare la Salernitana a più sette sui sanniti e dare la matematica certezza al sodalizio di Via Allende. In un’atmosferma magica, i granata lasciano l’inferno chiamato Lega Pro e ritrovano una cadetteria lasciata cinque anni fa grazie ad una cavalcata magica, in un campionato dominato nonostante un breve passaggio a vuoto.

Menichini conferma le anticipazioni della vigilia e schiera la sua Salernitana con il 4-2-3-1, inserendo dal primo minuto Perrulli, Negro e Gabionetta alle spalle di Calil. L’Arechi è una bolgia sin dai primi secondi di gioco, facendo volare subito la squadra sulle ali dell’entusiasmo. Nemmeno trenta secondi e Calil prova subito la deviazione al volo in piena area senza però trovare la porta. Il Barletta dal canto suo non ci sta a vestire i panni della vittima sacrificale e al 12′ clamorosamente passa in vantaggio. Fall sfrutta il suo gran fisico per liberarsi di Lanzaro e serve in profondità Turchetta che elude il fuorigioco e con un tocco preciso fredda Gori gelando l’Arechi. I granata non ci stanno e appena un minuto dopo trovano il pari. Franco vola sulla sinistra e mette al centro per Negro che con una mezza girata al volo ristabilisce la parità. Gli ospiti sono comunque vivi e solo un plastico Gori evita a Danti di riportare in vantaggio i suoi.

La Salernitana alza il baricentro e prova a prendere in mano il pallino delle operazioni sbattendo però contro l’organizzazione e la determinazione dei pugliesi. Alla mezz’ora Gabionetta sfonda sulla sinistra e serve Negro che, tutto solo, calcia alto da ottima posizione. Un minuto dopo Colombo s’invola e mette al centro, Cortellini tocca con la mano e regala il penalty ai granata che Calil, con freddezza, mette in rete spiazzando Liverani. Il vantaggio rasserena i granata che controllano il match ed aspettano il momento giusto per colpire, contenendo fino all’intervallo il timido ritorno degli ospiti.

La ripresa si apre così come era terminato il primo tempo, con i granata che aspettano il momento giusto per calare il tris, con Gabionetta che dispensa giocate di classe esaltando la torcida. Al 56′ Perrulli trova pronto Liverani ma l’Arechi esplode ugualmente per un presunto pari del Messina non confermato però al Vigorito. Menichini prova a scuotere i suoi ed inserisce Mendicino al posto di uno stanco Perrulli passando ad un 4-4-2 più puro. Al 67′ Negro imbecca Colombo che di testa manca il colpo del 3-1 mentre poco dopo Gabionetta salta tutti ma il suo pallonetto viene fermato da Sokoli sulla linea di porta. L’Arechi ri-esplode ma questa volta il pari del Messina non è frutto dell’immaginazione è solo una stupenda verità.

Menichini tiene alta la concentrazione della squadra nonostante la gara non regali più grosse emozioni ed inserisce Bovo al posto di Calil passando ad un più coperto 4-3-3. All’80’ Rizzitelli prova il bolide dalla lunghissima distanza ma Gori, seppur con qualche patema, blocca in due tempi. All’86’ Franco vola ancora sulla sinistra ma il suo cross viene ribattuto. Sulla palla arriva Favasuli che vede e serve Mendicino, abile nel deviare in rete il gol che mette in ghiaccio il match. Il finale è una lunga passerella, scandita dai cori “Serie B”cantati da tutto lo stadio prima del triplice fischio finale di Benevento che fa esplodere l’Arechi.

Salernitana: Gori, Colombo, Tuia, Lanzaro, Franco; Moro (dall’89’ Bocchetti), Favasuli, Perrulli (dal 66′ Mendicino), Gabionetta, Negro, Calil (dal 78′ Bovo). (A disp: Russo, Trevisan, Pezzella, Cristea). Allenatore: Menichini.

Barletta: Liverani, Sokoli, Cortellini, Kiakis (dal 70′ Perpignano), Stendardo, Legras, Danti (dal 64′ Rizzitelli), De Rose, Fall, Turchetta, Palazzolo (dal 57′ Giannarelli). (A disp: Buiatti, Zammuto, Quadri, Ingretolli). Allenatore: Corda.

Arbitro: Prontera di Bologna.

Reti: 12′ Turchetta, 13′ Negro, 32′ rig. Calil, 87′ Mendicino.

Ammoniti: De Rose, Legras.

Note: recupero (0′ p.t., 3’s.t.), spettatori: 19420.

Sabato Romeo