lotitoUna nuova vicenda giudiziaria pende sulla testa di Claudio Lotito. Il co-patron della Salernitana è indagato per tentata estorsione dalla Procura di Napoli allo scopo di acquisire una posizione di forza in Figc, Lega A e in quelle minori a vantaggio anche dei suoi club, Lazio e Salernitana. Vi sarebbe un consistente numero di società di Lega Pro vittime di un meccanismo intimidatorio finalizzato ad acquisire il consenso dispetto all’attuale dirigenza della Lega. La bomba è esplosa dopo l’intercettazione della telefonata fra Lotito e Iodice, dg dell’Ischia, che ha portato il pool ad indagare sui fatti, scoprendo possibili pressioni su alcuni club della terza lega italiana. Nella giornata di ieri, Tavecchio è stato ascoltato dagli uomini della Procura come persona informata sui fatti, ma sono state effettuate perquisizioni anche nella sede della Lega Pro e nell’abitazione di Claudio Lotito, oltre che nei suoi uffici di Formello e in quelli della Federcalcio. Nessun controllo invece nella sede della Salernitana, sita in via Allende.

Un Lotito adirato che, nel tardo pomeriggio di ieri, ha diffuso il suo pensiero attraverso un comunicato pieno di rabbia. “Da mesi sono oggetto di una campagna diffamatoria e calunniosa il cui fine è indubbiamente quello di ostacolare l’opera di risanamento del calcio, che sto contribuendo faticosamente a portare avanti, come dimostrato dai molteplici provvedimenti già adottati allo scopo di assicurare l’assoluta trasparenza del sistema. Consapevole di questo, mesi addietro, avevo appunto presentato presso la Procura di Roma una denuncia per diffamazione e calunnia. Confido che la magistratura, nella quale ho da sempre la massima fiducia, possa in breve tempo chiarire positivamente la mia posizione al fine di trasformare i miei accusatori in accusati”. Tutto sospeso dunque, in attesa di ulteriori chiarimenti ma con un Lotito ancora nell’occhio del ciclone.

Sabato Romeo