5080_tribunale-di-salerno1Salerno. Nella giornata di ieri, è iniziata una lunga camera di consiglio tra i giudici della Corte d’Assise del Tribunale per emettere la sentenza sull’omicidio di Donato Stellato.

Il 25enne salernitano è stato ucciso con tre colpi di pistola calibro 38 (due alla testa) il 24 febbraio 2007, mentre era a bordo della sua Mini Cooper insieme alla fidanzata in Corso Garibaldi, davanti al Palazzo di Giustizia, a causa di una lotta intestina tra due fazioni criminali per il controllo e l’egemonia delinquenziale sulla città, nonchè per la ripartizione del territorio lasciato dalle vecchie famiglie del centro storico: da una parte i “Papacchioni” con Giuseppe e Donato Stellato, dall’altra il gruppo di Vincenzo Villacaro, detto Ciro, e Vincenzo D’Andrea, chiamato “il poeta”, reggenti del clan D’Agostino.

Uno dei momenti clou dello scontro tra le due bande è stato proprio l’omicidio di Stellato, in cui Villacaro e D’Andrea hanno mostrato la loro potenza nel freddare a sangue.

La decisione della Corte d’Assise sarà presa entro lunedì e, nei confronti degli imputati, il Sostituto Procuratore, Rosa Volpe, durante la requisitoria, aveva chiesto la pena dell’ergastolo e l’applicazione dell’isolamento diurno nei primi sei mesi di detenzione per Vincenzo Villacaro ; 18 anni per Ivan Del Giusto; 9 anni per Giovanni Zullo; 16 anni per Ezio Prinno e 12 anni per Salvatore Nigro.

Sempre ieri, il magistrato inquirente ha pronunciato una replica, sottolineando come i collaboratori di giustizia “come Ciro De Simone e Francesco Salvini siano stati determinanti con le loro rivelazioni per scovare il gruppo che voleva mettere le mani sulla città dopo il vuoto lasciato dal clan Panella-D’Agostino”.

I giudici dovranno decidere nel giro di alcuni giorni e probabilmente emetteranno anche una sentenza contestuale a carico dei cinque imputati.