apeA partire dal 1° ottobre è in vigore sul territorio nazionale il nuovo Attestato di prestazione energetica (Ape).

Il modello unico è più chiaro rispetto al passato e diventa quindi facile avere un’idea dei costi necessari a riscaldare un edificio quando si cerca una casa in affitto o da acquistare; tuttavia, i vecchi attestati non scompaiono e quelli già predisposti sono validi per 10 anni.

L’Attestato di prestazione energetica è obbligatorio nelle situazioni in cui un immobile viene messo sul mercato; in caso di vendita, esso va allegato al rogito, mentre quando si stipula un contratto di locazione deve essere consegnato all’inquilino.

Lo stampato, insieme a uno schema di annuncio commerciale e a un database nazionale dei certificati energetici, offrirà maggiori notizie sulla validità dell’edificio e degli impianti, consentendo un semplice confronto della qualità d’energia tra unità immobiliari diverse; inoltre, sono state definite le modalità di calcolo della prestazione energetica e i requisiti minimi di efficienza per i recenti fabbricati e quelli sottoposti a ristrutturazione.

Anche i moduli di relazione tecnica di progetto sono stati adeguati al quadro normativo, in base alle diverse tipologie di opere: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche, secondo la normativa europea di settore.

Nell’Ape, le classi energetiche passano da sette a dieci, dalla A4 (la migliore) alla G (la peggiore) e sono presenti dei consigli per garantire il risparmio d’energia: il tecnico incaricato dovrà infatti illustrare le proposte per migliorare l’efficienza dell’immobile, indicando sia eventuali ristrutturazioni, sia interventi più semplici, con i possibili costi e le informazioni relative agli incentivi finanziari.