operatore_ecologicoAlbanella. Due giorni di sciopero degli operatori ecologici per mancata retribuzione: è questa la difficile situazione che si è venuta a creare ad Albanella a causa del contenzioso tra il Comune ed il Consorzio di Bacino SA/2, con disagi sia per le famiglie dei dipendenti che hanno ricevuto lo stipendio, sia per i residenti di Albanella che si sono trovati ad avere a che fare con buste dell’immondizia abbandonate per strada.

Il tutto nasce da una richiesta del Consorzio, pervenuta nei primi giorni di luglio, nella quale si significava un aumento del costo complessivo del servizio di raccolta e conferimento dei RSU di 60mila euro (30mila per il 2014 e 30mila per il 2015) legata, a detta del Consorzio, ad un adeguamento del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori) degli operatori del settore.

La situazione risulta complessa in quanto la convezione vigente con il Consorzio di Bacino SA/2 non prevede alcun adeguamento del costo del contratto, in generale, né adeguamenti legati alle retribuzioni dei dipendenti del Consorzio; inoltre non risulta che alla data della richiesta (primi giorni di luglio) sia stato concordato tra le parti sociali alcun rinnovo del CCNL (Aziende private di igiene pubblica). Vige solo un accordo del 21/05/2015 in cui le parti sociali fissano l’indennità di carenza contrattuale: pari ad una una tantum di 248 euro lordi per il 2014 e ad una indennità di 11 euro mensili lordi per il 2015, ben al di sotto dei 60mila euro richiesti.

Analizzando le buste paga del 2013, 2014 e 2015 di un operatore ecologico attivo ad Albanella e dipendente del Consorzio emerge che nell’arco dei 3 anni vi è stato un unico aumento nel marzo 2014, rispetto al maggio 2013, ed è di 35 euro mensili lordi; su base annua (14 mensilità) si tratta di  un totale di 490 euro lordi. Moltiplicando questo valore per il numero dei dipendenti che lavorano nel cantiere di Albanella (8), abbiamo un incremento annuo lordo delle retribuzioni di circa 4mila euro ( 3.920,00 euro). Se a questo valore vogliamo aggiungere anche la percentuale di contribuzione (33% circa) arriaviamo alla somma annua di circa 5.200,00. Anche volendo raddoppiare quest’ultima, arriviamo al massimo a  10mila, una cifra decisamente differente rispetto ai 30mila euro annui richiesti.

Il sindaco di Albanella, Renato Josca, ha affermato in Consiglio che avrebbe valutato l’opportunità di un contraddittorio giudiziale con il Consorzio, ma a tutt’oggi non se ne sa nulla.
Per quanto attiene alle mancate retribuzioni degli operatori, queste sono ferme a maggio/Giugno. Il Consorzio sostiene di non essere in grado di pagare i propri dipendenti perché il Comune di Albanella non paga a sua volta il Consorzio.

Di fronte a questa situazione il Comune aveva fatto sapere, attraverso l’Assessore Vairo, che avrebbero provveduto al più presto a risolvere la questione, ma ora invece è sindaco stesso che sostiene che sia il Comune a dover ricevere dei soldi dal Consorzio e che non pagherà fino a quando non avraà ricevuto i contributi ANCI-CONAI dal Consorzio

Una situazione di stasi che crea solo disagio agli abitanti di Albanella e mette in crisi le famiglie degli operatori ecologici senza stipendio.