aula tribunalePolla. Dieci medici a processo per la morte di Italo Marotta, 79enne di Pertosa, ricoverato il 4 marzo del 2013 presso il reparto di Chirurgia presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla, a causa di un incidente stradale, a due settimane dal quale è deceduto.

Si tratta di Vincenza Ana Crispino, Gerarda Raia, Pietro Ciro Biacsco, Nicola Ciliberti, Franco Benedetto D’Antuono, Giovanna D’Elia, Biagino Fiscella, Lisa Domenico, Giuseppe Giovanni Ruberto e Annamaria Cioffi. Tutti rinviati a giudizio dal Giudice del tribunale di Lagonegro.

L’uomo due anni fa, alla guida della sua apecar, si scontra con un’auto, a Padula.

Viene, quindi, trasportato all’ospedale di Polla, dove, secondo la Procura, i danni cerebrali sarebbero stati sottovalutati dal personale sanitario dell’ospedale, al punto da dimettere il paziente invitandolo a tornare dopo dieci giorni per un controllo.

Inoltre, come si legge su La Città, pare che il primo accertamento strumentale sia stato eseguito solo il giorno successivo al ricovero, e avrebbe rivelato lo stesso quadro incerto della diagnosi in pronto soccorso.

Ciò nonostante i medici decidono di dimettere il paziente, prescrivendo un esame Tc dopo dieci giorni: “Tempo inadeguato – scrive il Sostituto Procuratore Michele Sessae di gran lunga maggiore rispetto a quello previsto dalle linee guida nei casi di trauma cranico (al massimo, 5-7 giorni), ancor più in ragione delle gravi condizioni di salute in cui versava il Marotta“.

Il 15 marzo, stando sempre al noto quotidiano, l’anziano si aggrava e viene nuovamente ricoverato a Polla, con una diagnosi di emorragia cerebrale, e di lì trasferito all’ospedale di Vallo della Lucania, dove muore tre giorni dopo.

La famiglia di Marotta si è costituita parte civile, tramite gli avvocati Danilo Laurino e Carmine Gallo.